Il Belpaese in stagnazione. Il Pil non cresce dal 2011

L’economia italiana è sempre in stagnazione. La sentenza è arrivata ancora una volta dall’Istat. Secondo l’Istituto di statistica il nostro Pil non cresce in termini congiunturali dal secondo trimestre del 2011. Il prodotto interno lordo è infatti negativo dal quarto trimestre del 2013. Nel secondo trimestre l’indice di produzione è diminuito dello 0,2% rispetto a quello precedente e dello 0,3% su base annua.

Brutte notizie anche sul fronte del rapporto deficit – Pil.  Nel secondo trimestre l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Prodotto interno lordo è stato pari all’1,1%, superiore di 0,4 punti su base annua (era allo 0,7%). Torna, infine, in calo il potere d’acquisto delle famiglie. Il reddito in termini reali è sceso dell’1,4% rispetto ai primi tre mesi del 2014.

Proprio in relazione allo stato disastroso dei conti pubblici italiani, mentre il governo si appresta a varare la legge di stabilità, si torna a parlare di spending review. Lo ha fatto proprio Carlo Cottarelli, incaricato di mettere mano alle spese della Pubblica amministrazione. Il commissario straordinario si è soffermato sul peso economico degli enti locali.”Ottomila comuni sono troppi, bisognerebbe pensare ad una riduzione che renda più facile il coordinamento”  detto Cottarelli in audizione alla commissione sull’anagrafe tributaria. Secondo Mr Mani di Forbice servirebbe anche “un meccanismo premiale per i comuni che si mettono assieme”.