Il 41% dei tirolesi è a favore di maggiori controlli al Brennero

Oltre il 40% dei tirolesi della regione austriaca del Tirolo è a favore di un rafforzamento dei controlli alla frontiera del Brennero, allo scopo di limitare il numero di migranti in arrivo in Austria. E’ quanto emerge da un sondaggio, pubblicato dal quotidiano Tiroler Tageszeitung, da cui si evidenzia – come scrive lo stesso quotidiano – che il 41% dei tirolesi è convinto che i controlli siano giusti e che siano una misura necessaria per frenare la corrente dei migranti.

Il 38% degli intervistati è invece dell’avviso che la misura non sia utile, dato che i migranti potrebbero scegliere altre rotte. Per il 18% dei tirolesi, i controlli sono un dato negativo, che va a scontrarsi al grande valore attribuito all’interno della Ue al tema della mobilità.

Il sondaggio – condotto dal Tiroler Tageszeitung appartenente dalla società Research Affairs – si è svolto dal 5 al 14 dicembre del 2016 ed ha visto interpellati 602 cittadini a partire dai 16 anni. Sempre il medesimo quotidiano, aveva condotto lo stesso test lo scorso giugno. In quella occasione, vi fu un risultato diametralmente opposto da quello odierno, con l’81% degli abitanti del Tirolo austriaco favorevoli all’aumento dei controlli.

Lo Stato Federato del Tirolo è uno dei Länder dell’Austria; vi abitano circa 710mila abitanti. Il passo del Brennero (in tedesco Brennerpass), sito a 1372 m s.l.m., è sede del principale valico di frontiera fra l’Italia e l’Austria; si trova 80 km a nord di Bolzano in Alto Adige e rappresenta uno dei collegamenti più importanti tra lo Stivale e i paesi del Nord Europa. Lungo l’autostrada del Brennero (E45; A22 in Italia, A13 in Austria), vi transitano quotidianamente migliaia di auto e tir.

L’Austria teme, attraverso il valico – sia dal sud d’Italia che dalla rotta balcanica – l’invasione di immigrati extraeuropei richiedenti asilo in un numero superiore a 80, cifra che il governo di Vienna ha posto come limite massimo all’accoglienza. Decisione legittima, ma contraria alla politica dell’Unione Europea (della quale anche l’Austria fa parte) in merito ai nuovi flussi migratori. Il cambio di direzione dell’opinione pubblica tirolese in merito all’inasprimento dei controlli alla “frontiera”, potrebbe rappresentare un avvicinamento della popolazione alla filosofia Ue.