Idee per le aziende 4.0

Gli artigiani digitali fanno rete per rinnovare l’economia. Il dilemma è globale e non ha ancora trovato risposta. Sono più i posti di lavoro distrutti dalle nuove tecnologie o quelli creati? Nella città eterna si danno appuntamento per tre giorni alcuni tra i più importanti esperti e operatori della “new economy” per confrontarsi concretamente sulle prospettive e le realizzazioni dell’intelligenza artificiale, della cibernetica, della robotica e delle altre frontiere della civiltà della conoscenza. Con un occhio di riguardo, in epoca di mobilitazioni ambientaliste e in pieno effetto Greta, per l’economia circolare e per una crescita ecologicamente sostenibile.

Creatività in concorso

Maker Faire, il più grande evento europeo sull’innovazione, si apre giovedì alle 17:45 con una conferenza multimediale al Videocittà di Roma, ex Caserma Guido Reni. Due ore di storie di scoperte innovative raccontate da speaker internazionali che introdurranno alle novità dell’edizione 2019. Durante il convengo verranno premiati i vincitori di alcuni contest. E cioè Make Christmas Lights, Il concorso di Acea per realizzare, in vista delle prossime festività natalizie, un progetto di illuminazione artistica per capitale in cui abbinare alle tradizionali luminarie le più recenti tecnologie elettroniche e digitali attraverso la creatività della comunità dei makers. Il vincitore riceverà un premio di  40 mila euro e gli sarà assegnato il ruolo di direttore artistico del progetto. E Make to Care, un concorso lanciato dalla società Sanofi per la prima volta nel 2016 per scoprire e diffondere soluzioni innovative in grado di rispondere ai bisogni reali delle persone affette da qualunque forma di disabilità. L’ingegno orientato al supporto delle necessità per un miglioramento qualitativo della vita quotidiana.

 Il movimento-Makers

Nel libro “Makers” Chris Anderson racconta il ritorno dei produttori e analizza i fattori costitutivi della nuova rivoluzione industriale. “Una nuova rivoluzione industriale è alle porte, anzi, è già cominciata- sottolinea Anderson-.Dopo aver sovvertito il mondo dei bit  (e quindi l'industria della musica, dei video e l'editoria) la cultura digitale sta per trasformare il mondo degli atomi, degli oggetti fisici. E come nella prima rivoluzione industriale fu una macchina, quella a vapore, a innescare un cambiamento epocale, anche in questo caso c'è di mezzo una macchina: la stampante 3D, che consente di imprimere oggetti come si stamperebbe un foglio, dando vita alla fabbrica personale”. Anderson è l'osservatore che prima di tutti ha definito i trend più avanzati dell’era contemporanea (dalla coda lunga di Internet alla gratuità della Rete), spiegando come, nel prossimo decennio, gli innovatori più brillanti, coloro che hanno “visioni” di nuovi prodotti in grado di cambiare il futuro, non dovranno più affidare ad altri la realizzazione delle loro idee, ma potranno produrre e distribuire da soli, sfruttando il web e le nuove tecnologie e capovolgendo il mondo della produzione industriale. Alla base di questa rivoluzione, una sorta di “ritorno” dal virtuale al reale, oltre alle stampanti 3D, ci sono tutti i principali trend nati in rete (dalla peer production all'open source, dal crowdsourcing al crowdfunding) che permettono a chiunque di finanziare e produrre un singolo oggetto a costi bassissimi. La conseguenza per il futuro: tante piccole fabbriche personali e un movimento inarrestabile di “artigiani”. Sono i Makers che nella tre giorni romana faranno convergere progetti e linee di sviluppo.

Una piattaforma per incontrare gli esperti

Tra le novità di questa edizione di Maker Faire, “Ask me anything”: l’esperto risponde”. Si tratta di una piattaforma dedicata alle imprese e agli aspiranti imprenditori che durante le giornate della manifestazione (da venerdì 18 a domenica 20) potranno fissare un colloquio individuale, con esperti di robotica, manifattura additiva, cybersecurity , incentivi 4.0. Un servizio gratuito per i visitatori. Nel weekend Trenitalia, in collaborazione con la Regione Lazio, mette a disposizione 17 treni straordinari per raggiungere la fiera dell’innovazione tecnologica al prezzo di un euro.

Ispirazione per nuovi inventori

 “Ci sono le buone idee e poi ci sono quelli che le buone idee le trasformano in progetti e un pezzo alla volta costruiscono il futuro-  affermano i  curatori di Maker Faire, Massimo Banzi e Alessandro Ranellucci – Invenzioni concrete e tangibili nascono quando la passione si unisce all’ingegno e soprattutto quando le persone si ispirano a vicenda. La rete e le community mettono in circolo il know-how tecnologico e così nascono combinazioni nuove”. Il titolo dell’evento (“Groundbreakers – Re:making the future”) racchiude, aggiungono, l’intenzione di favorire combinazioni virtuose: il design incontra l’elettronica, l’industria si unisce all’innovazione 4.0, la scienza si contamina proficuamente con l’open source, la robotica sbarca in Africa, l’intelligenza artificiale si intreccia con l’economia, l’arte dialoga con la meccanica e l’economia circolare converge con l’etica. “Da sette anni crediamo nel potere di quelle persone speciali che chiamiamo makers: quelli che si entusiasmano per i loro progetti e che vedono i problemi come grandi opportunità creative- proseguono i curatori- .L’innovazione è quel processo infinito per cui quando si inventa qualcosa si è ad un nuovo punto di partenza e non ad un punto di arrivo. Questo è il nostro filo conduttore. Ci sono quelli che salgono su un palco e le loro storie di innovazione le raccontano per ispirare gli altri: quel palco è Groundbreakers”.