HOUSING REVIEW AL QUIRINALE, MATTARELLA: RESTERA’ SOLO CHI NE HA DIRITTO

Tempi di tagli – ai privilegi – in Quirinale. A settembre infatti scatterà la “Housing review”: l’obbligo di lasciare gli alloggi della residenza presidenziale entro due anni per quanti non ne hanno diritto, accettando da subito un aumento dell’affitto del 30% nel 2016 e del 60% nel 2017; inoltre, ci sarà un incremento del canone del 20% per tutti coloro che potranno restare. Lo ha annunciato il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella che il 6 agosto scorso ha firmato un decreto che porta ordine nel “parco case e foresterie” nella disponibilità della Presidenza: una cinquantina di alloggi su quattro palazzi storici nel centro di Roma, all’ombra del Colle, e che dal 2017 verranno riutilizzati per le nuove esigenze.

Una svolta che incontrerà certamente il consenso dei “comuni” cittadini iniziata non a caso con l’apertura alle visite del Palazzo. Obiettivo della “Housing review” sono le sedimentazioni di situazioni ormai al limite del privilegio che si sono accumulate nel corso degli anni e delle presidenze. Potranno restare sono coloro che, tra funzionari e personale, ne avranno davvero diritto; e, come esempio, si citano “I tecnici, gli elettricisti, quanti devono essere a disposizione per intervenire in qualsiasi ora” per garantire la funzionalità del Palazzo e degli uffici. Tutti costoro subiranno un aumento del canone di un quinto.

Dal Quirinale fanno sapere che, per le selezioni, si procederà con “criteri assolutamente obiettivi”. Per stabilire l’entità dei nuovi affitti è stato consultato il demanio pubblico: si passerà dai circa 821 euro al mese per un appartamento di 45 metri quadri agli 4.500 per una sistemazione da 224. Prezzi in linea con il mercato immobiliare in una zona centralissima della Capitale. Ma la “housing review” non si limita all’assegnazione di appartamenti e foresterie. Anche le bollette, finora pagate fifty-fifty tra amministrazione e l’affittuario, da settembre saranno interamente a carico di quest’ultimo. E per chi ha la macchina, un solo posto a disposizione per parcheggiare; chi ne desiderasse un secondo, dovrà pagare 150 euro al mese. Le casse dello Stato – e i cittadini – ringraziano.