“Governo di garanzia o voto, scelgano i partiti”

Un governo di “garanzia” sino a dicembre, per approvare la legge finanziaria e condurre il Paese verso nuove elezioni. Questa la proposta del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ai partiti. Che saranno liberi di scegliere se “assumersi le responsabilità nell'interesse dell'Italia” o sfiduciare subito l'esecutivo “neutrale” indicato dal Colle, portando gli italiani al voto “in piena estate o in autunno“. Ipotesi che, tuttavia, ha spiegato Mattarella dopo l'ultimo giro di consultazioni, presentano “rischi”. 

Rischi

In particolare, stante l'impossibilità “tecnica” di un voto a giugno, eventuali elezioni a luglio “renderebbero difficile l'esercizio del voto“. Un governo nato in autunno, invece, potrebbe non avere tempo sufficiente per varare e mettere ai voti una legge finanziaria in grado di scongiurare, tra le altre cose, “l'aumento dell'Iva“. Non solo: Mattarella fa notare che senza una nuova legge elettorale l'impasse attuale potrebbe riproporsi.

La proposta

Per questo propone un esecutivo super partes, “di servizio“, formato da personalità che, non solo assicurerebbero di non candidarsi in futuro ma sarebbero disponibili a dimettersi laddove le “forze politiche nei prossimi mesi dovessero trovare un accordo“. Ipotesi che il capo dello Stato auspica, nonostante le difficoltà registrate in questi mesi. “Anche grazie ai presidenti delle Camere – ha esordito Mattarella – ho svolto una verifica attenta, precisa e puntuale su tutte le possibili soluzioni. Il dialogo tra M5s e Lega non ha avuto esito, così come quella tra M5s e Pd“. Quanto alla possibilità di un'intesa tra centrodestra e Pd “l'indisponibilità mi è stata confermata stamattina”. 

I due “no”

Il capo dello Stato ha confermato il no a un governo di minoranza “che mi è stato prospettato oggi (dal centrodestra ndr) che di fatto avrebbe il solo scopo di portare alle elezioni”. No anche a una prorogatio dell'esecutivo guidato da Paolo Gentiloni “espressione di una maggioranza che in Parlamento non esiste più”. Mattarella, dunque, si augura un “governo nel pieno delle sue funzioni” pur avendo registrato l'impossibilità, allo stato attuale, di un “governo in senso politico”.