Gli exit-poll: testa a testa Zedda-Solinas, crollo M5s

Chiuse le urne in Sardegna, si profila un testa a testa fra il candidato del Centrodestra, Christian Solinas, e del Centrosinistra, Massimo Zedda. Stretta la forbice che li separa secondo gli exit-poll del consorzio Opinio Italia, con percentuali che oscillano fra il 37 e il 41% (Solinas) e il 36 e 40% (Zedda). Come in Abruzzo, scende il gradimento del Movimento 5 stelle, il cui candidato Francesco Desogus è dato tra il 13 e il 17%. Alle 7 lo spoglio delle schede.

Il voto

Monta la protesta del latte ma la Sardegna non ha rinunciato a recarsi alle urne, facendo registrare alle 12 un'affluenza del 16,7%, leggermente in aumento rispetto alle elezioni precedenti (2014), quando la percentuale si era fermata al 14,5% degli aventi diritto (quella complessiva della gioranta a 52,2%). Alle 19, il dato si attestava al 43,8%. Aprifila della graduatoria è la città di Cagliari, dove alle 12 avevano votato il 18,5% dei cittadini. Voto funestato ma non bloccato come invece era nei timori iniziali, specie dopo gli avvertimenti arrivati dai manifestanti pastori sardi, sul piede di guerra per il crollo del prezzo del latte e reduci dall'ennesimo mancato tavolo di confronto. Escluso l'episodio di Orune, nel nuorese, i pastori si sono limitati al boicottaggio del voto, non recandosi alle urne in molti seggi dell'isola. Nutrita la schiera di candidati, con Christian Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (centrosinistra), Francesco Desogus (M5s), Mauro Pili (Sardi liberi), Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) e Vindice Lecis (Sinistra sarda). I seggi resteranno aperti sino alle 22.

Polemiche su Salvini

Ma non solo le tensioni legate alla protesta dei pastori. Come accaduto per il voto in Abruzzo, anche questa volta ha fatto discutere l'esternazione di Matteo Salvini, accusato di aver rotto il silenzio elettorale postando su Facebook un messaggio in favore del candidato di Centrodestra: “Se pensate anche voi che sia una buona idea ripopolare la Sardegna con gli immigrati (!), come vorrebbe un assessore del Pd, oggi votate loro. Per tutti gli altri (urne aperte oggi fino alle 22) c’è solo il voto alla Lega! #oggivotoLega”. Unanime la condanna delle opposizioni, a cominciare dal Partito democratico con l'ex ministro Maurizio Martina che punta il dito contro il vicepremier accusandolo di “fregarsene delle regole”. Nessun post di sostegno da parte del collega vicepremier Luigi Di Maio che, su Facebook, invita la cittadinanza a recarsi alle urne: “Buon voto a tutti i sardi! Oggi deciderete chi deve governare la regione, ma sono contento che l’affluenza sia in aumento rispetto al 2014. Andate a votare! Così si vince tutti”.

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