Giovani del Sud e lavoro, Mattarella: “Ridurre le distanze e creare opportunità”

“Ridurre le distanze tra Nord e Sud e far crescere le occasioni di impiego per le nuove generazioni costituisce necessità vitale per la nostra Italia”. È l’auspicio espresso da Sergio Mattarella nel messaggio col quale si è rivolto ai vescovi di sei regioni del Sud riuniti a Napoli per discutere di lavoro per i giovani meridionali. Il Capo dello Stato ha sottolineato che “non ci sarà una vera ripresa, neppure nel resto del Paese, se dovesse ulteriormente aumentare il divario a discapito del Mezzogiorno. Non ci sarà un rafforzamento della coesione e dunque un miglioramento della qualità della vita di tutti, se i giovani non saranno inseriti nel circuito della responsabilità, dei diritti, delle opportunità”.

Un messaggio è arrivato anche da Paolo Gentiloni. “I problemi del lavoro e del Sud sono tra le sfide dell’Italia alle quali questo Governo intende dare risposte con più urgenza” ha affermato il premier. Sulla stessa linea d’onda anche Papa Francesco che ha affidato le sue parole al segretario di Stato, card. Pietro Parolin. “Una società che non offra alle nuove generazioni sufficienti opportunità di lavoro dignitoso non può dirsi giusta”.

Le finalità del convegno sono state illustrare dall’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe. “Partendo dalla criticità intendiamo dare delle risposte” ha detto. “Non solo un momento di analisi del fenomeno ma anche un’occasione, ha aggiunto il porporato per formulare proposte concrete come la “creazione di cooperative di giovani che mettano insieme restauratori, guide culturali” ma anche per la valorizzazione di fondi agricoli, anche di proprietà di enti ecclesiastici, che sono inutilizzati. Per fare tutto ciò, ha aggiunto Sepe, occorre un nuovo patto di collaborazione con le istituzioni civili, ognuno nell’ambito delle proprie competenze.

Il convegno in corso a Napoli vede la partecipazione di cento diocesi della Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna sul tema dell’occupazione giovanile.