Giorgio Squinzi, il patron Mapei che guidò Confindustria

Una laurea in Chimica al Politecnico di Milano, un passato recente da presidente di Confindustria e il merito, non di poco conto, di aver portato una realtà del calcio di provincia come il Sassuolo a una longeva stabilità in massima Serie. Un imprenditore Giorgio Squinzi ma con interessi che hanno spaziato nei più vari campi della cultura e dello sport, riuscendo a lasciare il segno attraverso incarichi importanti e traguardi raggiunti. Quello del Sassuolo in A è stato uno degli ultimi ma probabilmente tra i più significativi per una cittadina emiliana che, nella sua squadra di calcio, ha vissuto la sua trasformazione da tranquilla realtà di pianura a palcoscenico dello sport nazionale. Squinzi è deceduto a 76 anni, malato da tempo ma in grado di portare avanti fino all'ultimo le sue attività perché, come disse lui stesso, “io sono nato imprenditore, in una famiglia di imprenditori ed ho cercato anche in questi anni di comportarmi come imprenditore per il bene di tutto il nostro sistema associativo”.

La carriera

A capo di Confindustria resterà quattro anni, dal 2012 al 2016, mentre la fondazione della sua creatura, la Mapei di oggi, risale al 1970, anno in cui assieme a suo padre decise di avviare una nuova stagione della Materiali ausiliari per l'edilizia e l'industria, inaugurando un'attività imprenditoriale che, in breve tempo, portò la famiglia ai vertici dell'attività industriale. Da patron Mapei apre la società al mercato internazionale (inaugurando anche uno stabilimento in Canada), ricevendo per questo numerosi apprezzamenti per il suo lavoro anche all'estero oltre che in Italia, dove è stato nominato (fra le altre onorificenze ricevute) Cavaliere del lavoro. La passione per lo sport (e anche per la musica, diventando parte del Cda della Scala di Milano) è sempre stata parallela: dalla Mapei-Quick Step, team ciclistico, al Sassuolo Calcio, rilevato nel 2002 e portato in poco più di un decennio fino alla Serie A, addirittura in Europa League. Anche per questo la cittadina emiliana ha deciso di commemorarlo con una giornata di lutto cittadino.