Gilet arancioni in piazza: “In Salento un cimitero di ulivi”

È inarrestabile la marcia degli agricoltori italiani. Se nei giorni scorsi hanno manifestato sotto Montecitorio guidati da Coldiretti insieme a una delegazione di pastori sardi, oggi in piazza Ss. Apostoli è il turno dei Gilet arancioni, i quali chiedono decreti d'urgenza e risorse per le gelate di un anno fa che hanno messo in ginocchio l'olivicoltura pugliese e per la Xylella, la peste degli ulivi. Gli olivicoltori, inoltre, chiedono un piano strategico nazionale per rilanciare definitivamente la produzione italiana. Tanti i cartelli che raccontano storie di sofferenze, “Ridateci la dignità”, “Non siamo cittadini di Serie B”, “In attesa del decreto moriremo gelati”. Non mancano riferimenti alla politica sulle posizioni ambigue in tema Xylella del M5S, “Con Grillo in regia attentate la nostra economia” o “Di Maio incontra i gilet gialli francesi, e gli olivicoltori quando?”.

Un cimitero di ulivi

Emblematica l'immagine che si scorge al centro della piazza: un tappeto di rami secchi e un feretro pieno di bottiglie di olio extravergine d'oliva italiano. “È l'immagine simbolo della nostra olivicoltura ridotta ad un cimitero di ulivi per la xylella e per le gelate – afferma il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli – senza interventi rapidi e concreti del governo saremo costretti a chiudere tutto”.