Gentiloni: “Riaperti i canali di relazione”

E'stata una stretta di mano fra i due premier Paolo Gentiloni e Narenrda Modi, avvenuta al palazzo presidenziale Rashtrapati Bhavan di Nuova Delhi, a suggellare la ripresa dei rapporti fra Italia e India e concludere un periodo di forti dissapori diplomatici. Quella descritta nel memorandum di 6 documenti firmato da entrambi i presidenti, sarà una collaborazione a tutto tondo fra i due Paesi, che abbraccerà indipendentemente il lato delle relazioni commerciali e quello dei rapporti di diplomazia, compromessi a seguito delle complicazioni intercorse durante gli sviluppi del caso dei Marò. Uno stallo pluriennale che, certamente, ha inciso negativamente sul volto dell'Italia in ambito internazionale ma che, con l'accordo siglato nella capitale indiana, cerca di essere messo alle spalle per far posto a nuovi scenari di interscambio.

Gentiloni: “India e Ue condividono interessi e obiettivi”

Molto l'Italia punterà sulle potenzialità industriali, forte delle 600 aziende nostrane presenti sul territorio e di margini piuttosto ampi per lo sviluppo dell'export. Dal canto suo, l'India cercherà di utilizzare il legame con il nostro Paese per instaurare nuove relazioni con l'Unione europea, rivalutate in seguito della vicenda Brexit. Più in generale, entrambe hanno sottolineato l'importanza di una forte rete diplomatico-commerciale fra India e Ue specificando, in un documento congiunto, che le due parti “condividono molti interessi e obiettivi e che possono lavorare insieme per affrontare le sfide globali e preservare il sistema di regole che sovrintendono alla governance internazionale”. I due leader hanno preso atto “degli sforzi di entrambe le parti in direzione di una ripresa rapida dei negoziati per un accordo globale e reciprocamente vantaggioso sugli scambi commerciali e gli investimenti a livello mondiale India-Ue (Btia)”.

Canali riaperti

Particolare attenzione è stata convogliata anche sull'Accordo di Parigi, con Italia e India a ribadire il loro impegno per la sua totale attuazione: uno dei numerosi punti sui quali i due Paesi hanno promesso di rinsaldare la loro partnership. D'altronde, anche il presidente Gentiloni ha spiegato che “l’idea di questo viaggio è quella di usare i 70 anni di relazioni diplomatiche come motore simbolico di accelerazione e rafforzamento dei nostri rapporti”. Questo perché, come specificato ancora dal presidente, “siamo Paesi diversi ma simili: due grandi civiltà e due marchi importanti”. Per quanto riguarda le divergenze degli ultimi anni, Gentiloni ha visto l'incontro con Modi come un'occasione che “ha riaperto i canali delle relazioni tra i due Paesi dopo il caso Marò: da dieci anni, infatti, un presidente del Consiglio italiano non si recava in visita a Delhi e quanto successo con i fucilieri italiani non ha certamente aiutato”. In sostanza, ha concluso il premier, “penso che il problema che creava difficoltà tra i due Paesi sia superato”.