Gasparri: “Perché l’impeachment sarebbe un errore”

Lo scenario politico in queste ore è incandescente, ma anche avvolto in una nube difficile da dipanare. Dopo il veto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al prof. Paolo Savona, in molti si chiedono cosa accadrà.

In Terris lo ha chiesto al senatore Maurizio Gasparri, di Forza Italia. L’azzurro vede all’orizzonte, ad inizio autunno, la riapertura delle urne elettorali. Ma ancora non sa se con un centrodestra schierato in modo unitario. Un eventuale governo Cottarelli, secondo lui, non avrebbe comunque la maggioranza parlamentare.

Senatore, come valuta il veto al prof. Savona del presidente Mattarella?
“L’errore più grave è a monte di questa situazione, ed è stato dare l’incarico a Giuseppe Conte, una persona sconosciuta ed inesperta, e non darlo a Matteo Salvini quale esponente del centrodestra”.

Quale scenario prevede?
“Ormai si arriverà alle elezioni, tra qualche mese, in un clima incandescente. Forse l’unità di misura non sarà la qualità delle proposte, ma l’intensità delle urla. Il momento è di massima incertezza e confusione”.

Nelle scorse ore c’è chi ha invocato l’impeachment per Mattarella…
“Come ho detto, Mattarella ha commesso degli errori. Ma fare un processo per impeachment al presidente della Repubblica significherebbe allungare i tempi della legislatura. Non so se chi propone questa ipotesi ne è consapevole”.

C’è chi ipotizza che Salvini abbia voluto tenere il punto su Savona per costringere Mattarella a porre il veto e tornare alle elezioni rafforzato in una colazione di centrodestra…
“Qualcuno lo sostiene. Non ho verifiche personali. AL momento mi preoccupo del ruolo che deve svolgere Forza Italia, la quale per prima si è scontrata con l’Unione europea, nel 2011, con Silvio Berlusconi al governo. Pertanto non possiamo diventare difensori di qualcosa che criticavamo. Ma allo stesso tempo non possiamo invocare allo sfascio. Chi ha qualche soldo in banca, è il primo che non vuole perderli: ricordo che la storia è piena di rivoluzioni che hanno finito per danneggiare chi le aveva promosse”.

Come nel 2011, anche stavolta i poteri forti hanno fatto ingerenza sugli affari di politica interna italiana?
“I poteri forti sono talmente deboli da produrre caos. I deprecati poteri forti, se avessero influenza, creerebbero una stabilità, buona o cattiva che fosse, e invece non ci riescono”.

Carlo Cottarelli forse può incarnare quella stabilità auspicata dai poteri forti…
“Cottarelli ha tentato di fare una spending review e ha scritto un libro. Tutto qui”.

Quindi non diventerà presidente del Consiglio? Non avrà il voto di Forza Italia?
“Può darsi che lo diventi, ma senza avere la fiducia in Parlamento. Sarà eventualmente un governo di minoranza, per un breve periodo. Quando si riunirà Forza Italia, io dirò: ‘Non lo votano né Lega né 5Stelle, lo votiamo noi e il Pd?’”.

L'allenza di centrodestra è sicura?
“Me lo auguro che il centrodestra andrà unito alle prossime elezioni, che avverranno verso settembre-ottobre. Io lavorerò per questo”.