Foto choc, Conte: “Bendare un indagato è reato”

Non c'è nessun dubbio che la vittima di questa tragedia sia il nostro Mario. Invito tutti a considerare, tuttavia, che bene ha fatto l'Arma a individuare il responsabile di questo improprio trattamento e a disporre il suo immediato trasferimento”. Così il premier Conte commenta su Ansa la foto shock del ragazzo bendato in caserma. Nella foto, scattata venerdì 26 luglio nell’ufficio del Reparto investigativo dei carabinieri di via Selci, a Roma, si vede il ragazzo seduto su una sedia a capo chino, ammanettato dietro alla schiena, con un foulard stretto intorno agli occhi che gli impedisce la vista. “Riservare quel trattamento a una persona privata della libertà non risponde ai nostri principi e valori giuridici, anzi configura gli estremi di un reato o, forse, di due reati” sottolinea Conte aggiungendo che è “censurabile” la diffusione della foto sui social. “L'Italia è uno Stato di diritto – ha proseguito -. Abbiamo principi e valori consolidati: evitiamo di cavalcare l'onda delle reazioni emotive tenuto anche conto che la nostra legislazione, in caso di omicidio volontario, contempla già l'ergastolo e non consente più sconti di pena”. L'autenticità della foto, inizialmente trapelata via stampa, è stata confermata dalla polizia che ha aperto due indagini, una sul perché il ragazzo era bendato e l'altra per accertare chi ne ha favorito la pubblicazione.