Firmato il nuovo contratto dopo 9 anni di stallo

Contratto: firmato il rinnovo per Scuola, Università, Afam, Ricerca”. Lo ha annunciato il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Miur) con un messaggio su Twitter, dopo una notte di trattative con i sindacati.

Sindacati divisi

La firma del contratto della scuola, che coinvolge un milione e 200mila addetti ai lavori, tra docenti, Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari), università e ricerca, arriva dopo 9 anni di blocco. Per questo “storico” rinnovo il fronte sindacale si è però spaccato in due parti. Hanno infatti sottoscritto l'accordo solo tre sigle su cinque: la Doc Cgil, la Cisl e la Uil scuola. Fuori dall'intesa: Snals e Gilda.

Aumenti

Gli aumenti salariali previsti dal nuovo contratto della scuola sono in linea con quanto stabilito dalle confederazioni con l'accordo del 30 novembre 2016; vanno per la scuola da un minimo di 80,40 a un massimo di 110,70 euro, da suddividere in tre annualità; non ci sarà nessun aumento dell'orario di servizio. Ferie e permessi sono rimasti uguali sia per i docenti che per gli Ata. 

Le riunioni pomeridiane (consigli di classe, collegi dei docenti, ricevimenti dei genitori) passano da 40 ore più 40 ore a 80 complessive. La formazione in servizio diventa obbligatoria, ma sarà il Collegio a stabilire il monte ore complessivo annuale. La mansione di tutor dell'alternanza scuola-lavoro sarà obbligatoria ma pagata a parte. Infine,  pienamente salvaguardato il bonus fiscale di 80 euro per le fasce retributive più basse.

I commenti: Fedeli e Madia

“Firmato il rinnovo del contratto per Scuola, Università, Afam, Ricerca che coinvolge 1,2mln di dipendenti. Un impegno preso e mantenuto. Valorizzare chi lavora nei settori della conoscenza è un investimento per il futuro”, ha twittato il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Valeria Fedeli. “Firmato il nuovo contratto della conoscenza, dalla scuola, alla ricerca, all'università, agli istituti artistici e musicali. Era giusto e doveroso”, ha commentato a sua volta – sempre tramite Twitter, Ministro senza portafoglio per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia.