Fine del Qe: la Bce smette di aiutare così l'Italia

Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (Bce), aveva lanciato nel marzo 2015 il Quantitative Easing (Qe), ovvero un programma di acquisto di titoli di Stato per sostenere il debito pubblico dei Paesi. Questa operazione aveva aiutato in particolare l'Italia, che detiene un debito pubblico pari a 2.315 miliardi, cresciuto negli ultimi mesi al ritmo di 10,5 miliardi al mese. In particolare, gli acquisti della Bce hanno aiutato a sostenere la domanda di titoli di Stato, allentando la stretta del credito delle banche. Oggi è stato però che deciso che il Qe durerà fino a dicembre. Poi, da gennaio 2019, non ci sarà più. Da ottobre inizierà la diminuzione degli interventi, che passeranno da 30 a 15 miliardi al mese.

 

Il Sole24Ore ha commentato così la notizia: “La fine del Qe non solo significa che la bestia nera della deflazione è stata sconfitta ma che la crescita dell'economia non ha più bisogno di un sostegno straordinario“. Lo stesso Draghi ha anche precisato che i tassi sull’euro resteranno fermi almeno per i prossimi 12 mesi, dunque fino a tutta l’estate 2019.