Fiducia, la replica di Conte: “La politica torna guida”

Toni accesi, proteste in aula e qualche interruzione durante il discorso di Conte prima delle dichiarazioni di voto, con il presidente Fico costretto a qualche richiamo ai deputati presenti (specie dall'ala Pd) quando il premier ha toccato l'argomento del conflitto d'interesse. Al termine della discussione, Conte ha preso la parola per la replica, con al suo fianco i ministri Di Maio e Salvini (poi Moavero), mentre più di una rimostranza si levava dall'ala dei democratici: “Dobbiamo cercare di riappropriarci del ruolo della politica – ha detto alla Camera -. Questo vuol dire che la politica si riappropria della guida e non parlo di un progetto di dirigismo economico, in cui gli imprenditori seguono solo un progetto ma dico che in queste Aule e dal governo vogliamo tracciare una linea di sviluppo perché abbiamo un progetto di futuro: di innovazione tecnologica, di società e imprese attente all'impatto delle iniziative economiche sull'ambiente e ai diritti dei lavoratori”. Come ieri al Senato, il discorso di Conte ha toccato i punti salienti del contratto, con spazio per qualche promessa: “Quello che possiamo assicurare è che lavoreremo da subito per dare un seguito attuativo alle anticipazioni contenute nel contratto di governo e anche nelle dichiarazioni che ho depositato”, sottolineando però come, al momento, sia presto per chiedere il dettaglio delle norme. Capitolo legalità: “Ho già dato atto – ha spiegato Conte – sulla sensibilità del governo nella lotta alle mafie e al contrasto alla criminalità organizzata, su questo tema non esiste maggioranza o opposizione, il contrasto su questo fronte ci deve vedere tutti uniti”.

Reddito di cittadinanza e Buona scuola

Va detto che, rispetto a quanto dichiarato ieri ai senatori, quest'oggi il capo del governo ha toccato tutti i punti rimasti fuori dal discorso di Palazzo Madama, primo fra tutti quello sulla Buona scuola: “Noi non arriviamo per stravolgere e questo vale anche per la buona scuola. Ci sono delle criticità su cui intendiamo intervenire”. Poi, sul reddito di cittadinanza, il premier ha affermato di comprendere come vi “possano essere valutazioni opposte ma tengo a precisare che il reddito di cittadinanza non sarà concepito come una misura assistenziale, lo abbiamo concepito come un sostegno per il reinserimento lavorativo. Cercheremo di progettare questa misura in modo molto oculato, in modo molto articolato”.

Anac, Green economy e flat tax

Per quanto riguarda la lotta alla corruzione, ha proseguito Conte, “ribadisco di valutare bene il ruolo dell'Anac che non va depotenziato. In questo momento però non abbiamo i risultati che ci attendevamo e forse avevamo investito troppo. Possiamo valorizzare Anac anche in prospettiva di prevenzione e rafforzare la fase di prevenzione, in modo di avere una sorta di certificazione anticipata degli amministratori pubblici per poter procedere alle gare più speditamente”. Poi precisa: “Nessuno si permetterà di disconoscere quello fatto dai governi passati in materia di confisca dei beni”. Una citazione anche sul tema dello sviluppo sostenibile: “Tra gli argomenti che ci sono stati contestati c'è l'ambiente. Su questo fronte ci sarà molta attenzione da questo esecutivo per l'impatto ambientale di tutte le iniziative economiche, lo sviluppo sostenibile. La green economy non è solo uno slogan, è il futuro che vogliamo per i nostri figli e i nostri nipoti”. E ritorna sul tema della flat tax, esposto anche in Senato: come spiegato da Conte, ci sarà “un sistema di aliquote, per recuperare in qualche modo i criteri di progressività”, secondo quanto previsto dalla Costituzione, e “la no tax area”. Per Conte occorre “operare una riforma” del sistema fiscale italiano che, spiega, “lascia molto a desiderare”.

Bagarre sul conflitto d'interesse

Particolarmente movimentato il passaggio sul conflitto di interesse, con il presidente interrotto dai deputati seduti ai banchi del Pd: “Le vostre interruzioni dimostrano che ognuno ha il suo piccolo conflitto di interesse”, ha detto il premier incontrando la furia dell'ala democratica. E' stato Emanuele Fiano a replicare a Conte: “Questo è il Parlamento! Si scusi!”, ha urlato mentre un altro deputato invitava il presidente Fico a intervenire. “Come indipendente devo far funzionare l'Aula. Quando sarà il vostro turno interverrete”. Qualche minuto di bagarre, prima che il premier riuscisse a riprendere il discorso affermando di essere “stato frainteso” e di come non volesse accusare nessuno. Qualche minuto prima, la replica di Conte era stata interrotta da Roberto Giachetti, invitato da Fico a non intervenire durante il discorso del presidente del Consiglio.

Banche e Sud

Trascorso il momento di tensione, il premier ha affrontato il tema banche: “Qualcuno dice che non ci interessa il problema bancario. A parte che ho incontrato associazioni di risparmiatori ma ci interessa più il problema di sistema, stiamo valutando se sia opportuno distinguere tra banche di credito e banche di investimento”. Poi si sofferma anche sul Sud, altro tema rimasto fuori dal discorso al Senato: “Forse dal contratto qualcuno è rimasto disorientato ma avere un ministro per il Sud è stato un gesto di grande attenzione. Avremo la certezza che ci sarà un ministro che gestirà tutte le azioni dirette a favorire lo sviluppo del Mezzogiorno. Tenete conto che ancora oggi non riusciamo a utilizzare appieno i fondi destinati al Sud. L’opera di razionalizzazione di questi fondi sarebbe un primo passo avanti”.

Giustizia

Nodo centrale del suo discorso anche il tema della giustizia: “Oggi chi può permettersi delle difese articolate riesce a difendere le proprie ragioni. Basta considerare le statistiche. Ci sono dei margini di intervento che riguardano anche i detenuti che non devono vivere al di sotto della dignità”. Inoltre, ha affermato Conte, “tutti i cittadini devono essere trattati allo stesso modo. Il sistema deve essere certo e dobbiamo attrarre gli investitori stranieri”. Un passaggio che, secondo il premier, passa necessariamente dalla rivisitazione del tema della disuguaglianza sociale.