FEDERAZIONE BANCARI: 16MILA LAVORATORI PERDERANNO IL POSTO ENTRO IL 2020

La Federazione autonoma bancari italiani, sindacato italiano del settore bancario, lancia. “In 3 anni, dal 2013 al 31 marzo 2016, dai gruppi bancari italiani sono usciti 11.988 lavoratori e altri 16.109 sono pronti ad uscire entro il 2020 in base agli accordi sindacali sugli ultimi piani industriali, di cui quasi 9.000 potenzialmente prepensionabili”. A fare i conti è il segretario generale Fabi, Lando Maria Sileoni, che sottolinea come, tra 2009 e il 2016, “Siano stati tagliati 3.972 sportelli”.

“Nei 5 maggiori istituti, Intesa, Unicredit, Mps, Banco Popolare e Ubi – rincara Sileoni – dal 2009 al 2015 sono state chiuse o cedute 4.439 filiali”. Fabi propone che le banche possano usare per tre anni i 200 milioni all’anno della Naspi per finanziare i due anni in più di durata (da 5 a 7 anni) del Fondo esuberi e, sul fronte delle riduzione dei costi chiede una riduzione delle consulenze milionarie, una maggiore selezione delle sponsorizzazioni la riduzione degli stipendi dei manager, dei consigli di amministrazione (cda), dei comitati di gestione e di sorveglianza, dell’attività del recupero crediti e della cessione degli npl (i Non Performing Loans): crediti per i quali la riscossione è incerta sia in termini di rispetto della scadenza sia per l’ammontare dell’esposizione.

La Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi) prevede un sussidio decrescente della durata massima di 24 mesi . E’ subentrata all’ex Assicurazione Sociale Per l’Impiego (Aspi) abolita con il Jobs Act.