Fazio gela la Rai: “Mai l’ingerenza politica è stata così forte. Difficile restare”

“Voglio che mi dicano che sono un valore e non un costo per la Rai. Oggi è più difficile scegliere di rimanere che andare via”. Fabio Fazio si è sfogato così al “Festival della tv e dei nuovi media” di Dogliani.

“Sono in Rai da 33 anni, non è cosa diversa dalla mia vita. Quello che non dovrò fare più è portare i miei figli a scuola e sperare che non ci sia qualcuno che mi insulti, che mi dica che prendo troppi soldi. Altrimenti andrò a lavorare altrove. Non è più sopportabile essere considerato un problema” ha spiegato. Poi la stoccata: “Mai l’ingerenza politica è stata così forte sulla tv pubblica. Parlo di gestione dell’azienda, tetto della pubblicità, compensi. Non c’è azienda al mondo che possa reggere sul mercato con qualcuno che da fuori detta regole e mette paletti. Si sta chiedendo alla Rai qualcosa di impossibile, non vorrei essere nei dirigenti di questa azienda. Io che sono tra pochi ad avere il lusso di poter scegliere di andare a lavorare altrove, ho il dovere di dire la verità“. Fazio, che ha definito “eroico” Campo Dall’Orto, chiede chiarezza. “In una squadra di calcio i calciatori sono un valore. Perché non ci mettono a bilancio? Ho sopportato qualunque cosa, ora c’è l’esigenza di chiarezza: per rimanere bisogna sentirsi utili”.

Dall’Orto ha difeso il conduttore: “Ha tutta la mia solidarietà, è un valore per la Rai”. Duro, invece, il commento del deputato del Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di vigilanza Rai: “Uno scivolone, una caduta di stile, un autogol. Non saprei in che altro modo definire la dichiarazione di Fazio. Con che faccia si possono sostenere quelle cose? E l’editto bulgaro? La stagione delle telefonate in diretta da Santoro? L’epurazione di Biagi? Tutto dimenticato perché viene toccato il suo mega stipendio?”.

I tempi per mettere fine alla diatriba li ha indicati lo stesso Campo Dall’Orto: il consiglio di amministrazione della Rai dovrà approvare la policy per il perimetro dei compensi agli artisti entro il 2 giugno. “E’ una pressione temporale molto forte, i tempi sono davvero stretti. Stiamo lavorando” ha sottolineato. All’incontro di Dogliani, il dg di viale Mazzini non ha fatto giri di parole.  “Quello che ha raccontato Fazio, le minacce che ha subito, è tutto difficile da accettare. Siamo operatori che fanno un mestiere. Campo Dall’Orto ha invocato “regole chiare e risorse chiare. Il servizio pubblico deve continuare a rappresentare il Paese, a difendere i valori condivisi unendo innovazione e inclusione. Sono arrivato in Rai dopo 22 anni nel privato e non ho esperienza di queste cose. Ho visto modelli tipo fondazioni e trust. Ma ho avuto il mandato per fare qualcosa di lungo periodo. Soffro quotidianamente per farlo ma continuiamo a farlo“.