EXPO 2015, UN SUCCESSO TUTTO ITALIANO. ANCHE TROPPO

Comunque vada sarà un successo, recitava Chiambretti. E oggi, dopo i 40 milioni all’Expo di Siviglia del 1992 ai 10 milioni di Lisbona nel 1998, dai 18 milioni di Hannover nel 2000 ai 22 milioni di Aichi in Giappone nel 2005, ci si chiede Expo Milano 2015 raggiungerà il previsto obiettivo dei 20 milioni di ingressi? A fare i conti a due mesi dalla fine dell’esposizione prova un’indagine di Federalberghi e quello che ne esce fuori è un bilancio “agrodolce”: da un lato si registra il grande successo della manifestazione sul mercato interno, con più di 1 italiano su 4 che ha già visitato o visiterà i padiglioni di Milano Rho ma dall’altro – secondo i dati degli albergatori italiani – non è giunta una risposta sufficientemente forte dall’estero.

Secondo l’associazione, a cui aderiscono 27.000 hotel su un totale di circa 33.000, entro il 31 ottobre, giorno di chiusura dell’esposizione milanese, saranno stati circa 16 milioni gli italiani ad averla visitata. “Un dato sicuramente lusinghiero – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – che ha contribuito in questo semestre a rimettere in moto l’economia turistica dell’intero Paese. Ma, purtroppo, dai nostri terminali in Lombardia e nelle Regioni limitrofe non risultano essere approdati nel Bel Paese quei flussi dall’estero che invece sulla carta erano stati ipotizzati”.

Dal 1 maggio al 31 agosto sono stati quasi 9 milioni i connazionali che hanno varcato i cancelli e di essi quasi il 10% ha dichiarato che ha intenzione di tornarvi. Secondo l’indagine di Federalberghi, dal 1 settembre al 31 ottobre saranno invece circa 7 milioni, tra maggiorenni e minorenni, a visitare i
padiglioni della manifestazione ed esattamente 2,2 milioni a settembre, 3,5 milioni ad ottobre e un altro 1,2 milioni ancora indeciso su quando andare. Ad essi andranno comunque aggiunti circa 640 mila “recidivi”.

Per quanto riguarda i visitatori dell’ultimo trimestre, oltre 3 milioni effettueranno una visita giornaliera, mentre quasi 3,5 milioni pernotteranno almeno una notte, dormendo nel 40% dei casi in casa di parenti o amici, nel 31% in albergo e il 28% in un Bed and Breakfast.

A voler accostare il profano con il sacro, potremmo dire che Expo 2015 ha sovvertito una delle frasi più conosciute: nessuno è profeta in Patria. In questo i caso i numeri fanno pendere la bilancia per un interesse “interno”, e la globalizzazione, stavolta, sembra aver fallito.