Ecco cosa risponde Juncker a Conte

Alla missiva che il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, ha scritto ai vertici dell'Unione europea, è giunta una risposta. Ad impugnare carta e penna è stato il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, che ha affermato: “L'Italia invoca da tempo, e a ragione, una cooperazione regionale sugli sbarchi”, e gli avvenimenti di questo fine settimana “hanno dimostrato un senso condiviso di solidarietà da parte degli Stati membri (Francia, Germania, Malta, Spagna, Portogallo e Irlanda) che si sono offerti di accogliere una parte dei migranti sbarcati a Pozzallo”. Tuttavia – ha aggiunto il presidente della Commissione europea – “queste soluzioni ad hoc non rappresentano un modo di procedere sostenibile”.

“La Commissione è pronta a svolgere pienamente la sua funzione di coordinatrice” della cellula di crisi suggerita dal premier Conte, “ma soltanto come tappa in direzione di un quadro più stabile”. E “non va però dimenticato che l'Ue non ha competenza per determinare il luogo/porto sicuro da usare per gli sbarchi in seguito a un'operazione di ricerca e salvataggio in mare”. Juncker prende posizione anche sull’operazione Sophia: “Svolge, insieme ad altre missioni nel quadro della politica di sicurezza e di difesa comune quali la missione dell’Ue di assistenza alle frontiere in Libia e una serie di progetti finanziati dall’Ue attuati sotto la guida dell’Italia, un ruolo fondamentale per consentire alla Libia di attuare contromisure più efficaci contro l’immigrazione irregolare e di assumere le sue responsabilità nelle operazioni di ricerca e salvataggio in conformità del diritto internazionale applicabile”.