Disoccupazione ancora in calo, ai minimi dal 2012

Arrivano segnali incoraggianti dal mondo dell'occupazione. Che nel mese di giugno fa registrare un calo della disoccupazione, il tasso è al 9,7% dunque in flessione dello 0,1 rispetto al mese di maggio. È la quarta flessione consecutiva, lo rileva l'Istat, spiegando che si tratta del tasso più basso da gennaio del 2012, ovvero da sette anni e mezzo. Si prolunga invece la fase di stagnazione, Pil a zero nel secondo trimestre del 2019. 

I dati

Giù anche la disoccupazione giovanile (15-24 anni), che scende al 28,1%, in calo di 1,5 punti percentuali. In questo caso si tratta del tasso più basso dall'aprile del 2011. In questo spaccato, però, bisogna rilevare che il numero di occupati è in crescita di 10 mila persone, quello dei disoccupati in calo di 28 mila. Ma il numero degli inattivi è in forte crescita, proprio di 28 mila ragazzi. Infatti al calo della disoccupazione corrisponde una risalita del tasso di inattività al 74,2%. Nel trimestre aprile-giugno 2019 aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,8%, +114 mila) sia quelli a termine (+0,6%, +19 mila) mentre calano gli indipendenti (-0,2%, pari a -10 mila); per età si registrano segnali positivi tra i 15-24enni e gli ultracinquantenni e negativi nelle classi d’età centrali. Per quanto riguarda il capitolo inflazione: la variazione annuale dei prezzi al consumo, si ferma allo 0,5%, in rallentamento rispetto allo 0,7% di giugno. 

Il commento dell'Istat

“A giugno l’occupazione è sostanzialmente stabile dopo la crescita registrata nei primi mesi dell’anno. L’andamento occupazionale è sintesi di un aumento tra le donne e una diminuzione tra gli uomini. Si conferma per il quarto mese consecutivo la crescita dei dipendenti sia permanenti sia a termine, mentre tornano a calare gli indipendenti”, spiega l'Istat nella sua pubblicazione. “Nell’ultimo mese si registra un calo dei disoccupati e una flessione più lieve degli inattivi – osserva l'Istituto – Nel confronto trimestrale e tendenziale sono confermati la crescita dell’occupazione e il calo della disoccupazione già osservati nei mesi precedenti”.