Di Maio smentisce l’ipotesi di riduzione: “Resta al 2,4%”

Anome del governo smentisco che si sia pensato a una riduzione del deficit che resta al 2,4%. Se dovessimo ridurlo non avremmo la riforma alla Fornero, il reddito di cittadinanza”. Così il vicepremier Luigi Di Maio dopo la notizia del declassamento dell’Italia da parte di Moody's, smentendo di fatto l'ipotesi di un possibile abbassamento del rapporto tra deficit e Pil già per il 2019.

Di Maio: “Italia con risparmio solido”

A Palazzo Chigi è iniziato poco dopo le 15 il Consiglio dei ministri con all’ordine del giorno il decreto legge fiscale. Prima di entrare in consiglio, Di Maio ha dichiarato di accogliere “con un grande sorriso il responso di Moody’s“, “ad ogni modo si parla di un Italia con risparmio solido”. Il vicepremier ha anche aggiunto di essere “felice del no della Lega al condono”.

Proprio a quest'ultimo – che avvertiva di volere “una copia del testo” del dl fiscale – Di Maio ha risposto: “Oggi c’è un importante Consiglio dei ministri in cui chiariremo la questione del condono: daremo due copie del testo a Salvini, così non si sbaglierà più: l'articolo 9 non è mai stato letto”. “Smentisco – ha aggiunto – che ci sia alcuna trattativa tra il decreto fiscale e il contenuto di altri decreti”.

Salvini: “Nessun condono”

In una nota diffusa prima del consiglio dei ministri, Salvini ha spiegato che “Alla Lega non interessa nessun condono, nel contratto si parla di saldo e stralcio delle cartelle di Equitalia solo per chi ha fatto la dichiarazione dei redditi e non è riuscito a pagare tutto”. “Manteniamo gli impegni, rispettiamo il contratto e aiutiamo gli Italiani onesti, noi saremo felici e contenti”, ha concluso il vicepremier.