Di Maio: “Si torni al voto”

Aquesto punto non c'è altra soluzione, bisogna tornare al voto“. A due giorni dalla direzione Pd che avrebbe dovuto decidere sull'apertura del dialogo col Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio prende per buona lo stop totale di Matteo Renzi (e quindi della maggioranza Pd) al confronto chiudendo anche il forno aperto con i dem durante le mini consultazioni di Roberto Fico. 

Elezioni a giugno

“Sarà ovviamente il presidente Mattarella a decidere – sottolinea – tutti dicono di inserire un ballottaggio nella legge elettorale. Ma il vero ballottaggio sono le prossime elezioni. Quindi oggi dico a Salvini: andiamo insieme a chiedere di andare a votare e facciamo questo secondo turno a giugno, visto che i partiti hanno paura del cambiamento facciamo scegliere ai cittadini tra rivoluzione e restaurazione“. 

Doppio affondo

Nel video, postato sulla pagina fan Fb, Di Maio spiega: “Sono passati due mesi dalle elezioni. Il M5s si è impegnato dal primo momento per dare ai cittadini di questo Paese un governo di cambiamento. Questa è una legge elettorale assurda, voluta da Pd e centrodestra che permette anche a partiti che hanno perso le elezioni, come Forza Italia, di rivendicare una pseudovittoria in nome di una coalizione di comodo. Non avendo ottenuto la maggioranza assoluta ci siamo rivolti alle forze politiche per un governo di cambiamento sulla base di un contratto che comprendesse i temi prioritari degli italiani. Non ho pensato che fosse facile ma nemmeno che fosse impossibile“. Per Di Maio è “vergognoso il modo in cui tutti i partiti stanno pensando al proprio orticello e ai propri interessi di parti. Hanno pensato solo alle proprie poltrone”. Poi l'affondo a Salvini che “ha preferito gli interessi di un condannato incandidabile (Berlusconi ndr) a quelli degli italiani”. Dall'altra parte, ha aggiunto, “avevamo il Pd. Partito che è precipitato al minimo storico. Sembrava avesse messo da parte Renzi, relegandolo a senatore semplice. Sembrava avesse capito. Ma ieri, da Fazio in tv, invece di chiedere scusa per gli errori commessi ha attaccato me e il Movimento 5 Stelle, chiudendo a qualunque ipotesi di dialogo e contratto”.  Questo, ha spiegato, “era l'ultima cosa che avremmo voluto fare ma la legge elettorale ci imponeva una soluzione per gli italiani”.