Di Maio: “Aumento dell'Iva? Una fake news”

Luigi Di Maio smentisce le voci che parlano di un possibile aumento dell'Iva con la prossima finanziaria. “E' una fake news, – ha detto a Radio 24 – non è assolutamente vero, perché questo governo non permetterà ai soldi di uscire dalla porta e entrare dalla finestra, non vogliamo fare il gioco delle tre carte“. 

Il governo

L'esecutivo gialloverde, ha spiegato, “è un governo compatto, che sta mettendo insieme le risorse, che ci sono, per mantenere le promesse fatte agli italiani perché il M5s non ha dimenticato le promesse fatte in campagna elettorale. Siccome i soldi ci sono le cose si possono realizzare: io ho detto che un governo serio trova le risorse, perché sennò è meglio tornare a casa, è inutile tirare a campare“. All'interno del Mef, ha proseguito Di Maio, “si stanno tenendo tavoli tecnici da giorni, con parti politiche e tecniche, l'obiettivo è mettere insieme le risorse per fare quello che abbiamo detto: si può fare molto dai tagli, ma se c'è bisogno di un po' di deficit per migliorare la vita italiani ricordiamoci sempre che è questo il primo punto, fermo restando il valore dell'incremento del deficit e quello che può succedere a livello di spread e di mercati. E' per questo che non aumentiamo il deficit per regalare bonus, ma per un piano credibile”.

Pace fiscale

Infine una stoccata agli evasori. “Chi evade il fisco – dice Di Maio – deve andare in galera, sta nel contratto quindi si deve fare. Siamo tranquillissimi nel gestire la pace fiscale, che non è un condono. La pace fiscale aiuta chi è in difficoltà, il condono aiuta i furbetti. Basta mettere una soglia a misura di persone in difficoltà”. Entrando nel dettaglio della misura ha spiegato che si tratta del “meccanismo di saldo e stralcio, quindi di una procedura attiva presso la pubblica amministrazione su soldi dichiarati”. Si è poi detto “d'accordo che 1 milione di euro sia una soglia troppo alta” e assicurato che “non vedremo scudi fiscali“, perché “è chiaro che non vogliamo far rientrare capitali mafiosi o corrotti dall'estero“.