Der Spiegel: “L'Italia si distrugge da sola”

Cliché di basso livello e profezie apocalittiche. Il Der Spiegel torna all'attacco contro l'Italia dopo il giuramento del governo Conte, frutto dell'intesa Lega-M5s, coronando una settimana di tensioni sull'asse Berlino-Roma

La copertina

Stavolta il giornale tedesco, che solo pochi giorni fa ci aveva definiti “scrocconi“, si rifà al luogo comune molto anni 80 degli italiani mangiatori i spaghetti. La copertina mostra una forchetta rossa che tiene uno spaghetto annodato in modo da formare un cappio da impiccagione. Sotto la scritta (in italiano) “Ciao amore” e il sottotitolo (in tedesco): “L'Italia si distrugge da sola e si trascina dietro l'Ue“. Da notare l'uso dei colori, non solo quelli della nostra bandiera, ma anche il giallo del cappio su sfondo verde, vale a dire quelli di Movimento 5 Stelle e Lega. 

Attacchi

A nulla è servito il richiamo di Sergio Mattarella al rispetto per un “Paese fondatore dell'Unione europea“. Nella patria dei wurstel e dei crauti (scendiamo in campo culinario anche noi) il nostro Paese continua da molti a essere considerato uno zimbello. Solo pochi giorni fa il commissario al Bilancio Ue, il teutonico Ghunter Oettinger, aveva espresso l'auspicio che i mercati ci insegnassero a votare, sollevando un putiferio nella stessa Unione europea.

Difesa

Sulle lezionicine “crucche” all'Italia è intervenuto il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker. “Non sono per niente d'accordo a dare lezioni a Roma”, al contrario, “dobbiamo rispettare l'Italia” perché “questo è stato troppo fatto con la Grecia, soprattutto da parte dei Paesi germanofoni, e la dignità del popolo greco è stata calpestata. Questo non deve ripetersi ora con l'Italia” ha detto a Rdn. Juncker ha però detto che “gli italiani non possono lamentarsi delle misure di austerità prese da Bruxelles” dati i 19 miliardi di flessibilità e la non apertura di procedure per deficit. “Ho introdotto delle clausole di flessibilità nel Patto di stabilità e crescita”, ha ricordato Juncker, e “l'Italia è stato il solo Paese ad averne beneficiato, sono 19 miliardi di euro che non sarebbero stati messi a disposizione di Roma quest'anno”. Inoltre, ha sottolineato il presidente della Commissione, “ho dovuto dar prova di molta persuasione per evitare che l'Italia non fosse oggetto di una procedura per deficit eccessivo” legata al debito.