Dell'Utri in una lettera chiede giustizia e riconoscimento dei diritti

Non compassione, ma giustizia e il riconoscimento dei propri diritti. E' ciò che ha scritto in una lettera, come riferito dall'Ansa, l'ex senatore Marcello Dell'Utri a cui due giorni fa il Tribunale di sorveglianza di Roma ha respinto la richiesta di sospensione della pena. L'ex senatore sta scontando in carcere a Rebibbia una condanna a 7 anni per concorso in associazione mafiosa. Nella sua lettera Dell'Utri, che oggi ha ricevuto in carcere la visita del deputato Renato Brunetta, ha di nuovo chiesto di poter essere curato in ospedale. Dell'Utri è affetto da patologie cardiache e oncologiche e, dopo la decisione del tribunale di respingere la richiesta di sospensione della pena, ha iniziato lo sciopero del vitto e delle terapie.

Il Tribunale di sorveglianza di Roma due giorni fa ha infatti respinto la richiesta di sospensione della pena presentata dai suoi legali, un'istanza basata sulle cattive condizioni di salute del detenuto, cardiopatico e affetto da un tumore alla prostata.

Alla richiesta si era opposto il procuratore generale Pietro Giordano che, sulla scorta di quanto accertato dai periti del Tribunale, ha sostenuto che le condizioni di salute di Dell'Utri fossero compatibili con il regime carcerario. La posizione del pg era andata addirittura contro il parere degli stessi consulenti della Procura generale che si erano espressi per l'incompatibilità tra le condizioni cliniche e lo stato detentivo. 

Sulla vicenda è intervenuta anche la Corte europea dei diritti umani che ha chiesto al governo italiano di valutare se continuare a tenere Dell'Utri in carcere violi o meno il diritto a non essere sottoposto a trattamenti inumani e degradanti.

Sull'argomento ha preso posizione anche monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (Trapani) e vescovo delegato per il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale siciliana, parlando delle condizioni di salute dell'ex senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri: “La grazia per Marcello Dell'Utri la si può certamente chiedere per le sue condizioni di salute, poi tocca però al Presidente della Repubblica concederla o meno. Ma negargli il calore di una famiglia, pur con tutte le garanzie di legge, nelle sue condizioni di salute, a me sembra davvero disumano“.