Conte-Macron, pace fatta: “Rivedere Dublino”

Imigranti al centro del colloquio in corso a Parigi tra Emmanuel Macron e Giuseppe Conte. Dopo le dure parole spese dal presidente francese sull'operato italiano in merito alla nave Aquarius, è il giorno del chiarimento e di gettare le basi per una strategia comune finalizzata a gestire il fenomeno dell'immigrazione di massa verso l'Europa. Il primo ministro italiano ha proposto l'istituzione di hotspot (centri di identificazione dei migranti) nei Paesi africani d'origine – non solo la Libia ma anche quelli sahariani, come il Niger – per chiudere la rotta verso il Mediterraneo tutelando, al tempo stesso, le vite dei migranti. A dare la notizia sono fonti del governo italiano, le quali sottolineano che la proposta è per un'attuazione nel breve periodo in vista di una riforma che l'Italia vuole radicale, del regolamento di Dublino.

Sull'incontro di Parigi è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, che in un video su Facebook ha detto: “Il presidente Conte e questo governo hanno preteso le scuse prima di poter incontrare il presidente Macron, e sono contento che le abbia date“. Il leader politico del M5s ha poi voluto “ricordare che ai tavoli europei non ci sarà più un'Italia che arretra ma un'Italia che avanza, che vuole fare gli interessi degli italiani”.

Conte: “Cambiare strategia”

Un vertice, quello parigino, che aveva senza dubbio una mission precisa: chiarire le rispettive posizioni sull'intricata vicenda Aquarius e su tutta la scia di polemiche conseguita alle parole del presidente Macron. Al termine del lungo colloquio privato, i due leader si sono presentati ai giornalisti in una conferenza stampa congiunta (iniziata con un'ora di ritardo), nel corso della quale hanno annunciato l'avvenuto chiarimento e ribadito l'intesa fra i due Paesi parlando a più riprese di “sintonia” e “convergenza” sul tema immigrazione (ma non solo), con la prospettiva di “voltare pagina” a stretto giro per riprendere a collaborare insieme. Il premier italiano è stato chiaro: “Dobbiamo cambiare strategia, voltare pagina, rispettando i diritti umani e garantendo la sicurezza. Il regolamento di Dublino deve cambiare: l'Italia è contraria e sta preparando una proposta propria che non vede l'ora di condividere con gli altri partner in vista di formalizzarla alla prossima presidenza Ue austriaca”. Ma non dimentica quanto accaduto negli ultimi giorni, definiti “un po' turbolenti”, con Aquarius: “E' stato un momento di particolare tensione per l'Italia, nostro primo obiettivo è stato mettere in sicurezza la nave e le persone sulla nave. Abbiamo offerto subito il nostro supporto logistico, e abbiamo gestito un momento di difficoltà con la massima determinazione. Con Macron c'è una perfetta intesa, c'è stata una telefonata in cui ci siamo perfettamente chiariti”.

Macron: “Avanzare insieme”

Anche il capo dell'Eliseo ha parlato in un tono da pace fatta: “Francia e Italia debbono lavorare insieme, mano nella mano, per trovare soluzioni europee insieme con la Spagna, la Germania e gli altri partner”. E ricorda la necessità di “iniziative europee concrete per rispondere alle due sfide contemporanee, le migrazioni e la riforma della zona euro”. Come Conte, Macron conferma l'incombenza di “rivedere in profondità il sistema di Dublino”, annunciando al contempo l'intento di “avanzare insieme verso una maggiore protezione delle frontiere. Serve un massiccio investimento su Frontex”. Poi parla dell'Italia: “Non dimentico quello che ha dovuto subire, con arrivi massicci nel 2015 e 2016”, ma ricorda che anche la Francia è un Paese nel quale convergono molti migranti. Ed elogia quanto fatto dal nostro Paese negli ultimi anni di massicci arrivi, ricordando che “grazie a un lavoro significativo, questi sono diminuiti del 77%”.