Conte insiste: “Dialogo, ma la strada è giusta”

Manovra bocciata all'esame europeo ma, in fondo, il risultato era atteso. Aspettate, nei toni e nei contenuti, anche le seguenti reazioni del governo, con il vicepremier Matteo Salvini a ironizzare sull'arrivo della missiva di Bruxelles paragonandola a quelle che, a breve, i bambini invieranno per le feste natalizie: “E' arrivata la lettera di Bruxelles? Va bene, aspettiamo quella di Babbo Natale – ha parlando a un incontro alla Confcommercio -. Ci lascino lavorare. Mi sembrerebbe irrispettoso che arrivino sanzioni per una Manovra di crescita. Tra un anno ne parliamo, ma no a pregiudizi. Noi nella Manovra ci crediamo, non vado a sindacare nelle manovre degli altri Paesi”.

D'Uva: “Non arretriamo”

Visione tutto sommato speculare a quella dell'altro lato della maggioranza, a guida Cinque stelle, con il capogruppo alla Camera Francesco D'Uva a dar conto della posizione pentastellata sulla “x” rossa dell'Ue sulla Manovra: “Ci chiediamo perché la commissione Ue apra la procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia che ha sempre rispettato le regole, a differenza di altri Paesi. E le stiamo rispettando anche con questa Manovra. Ai cittadini diciamo di non temere perché non arretriamo: non siamo stati votati per realizzare le stesse politiche distruttive dei vecchi governi”.

Conte: “Con Juncker per un dialogo costruttivo”

Intanto, l'esecutivo cerca di correre ai ripari, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, a breve, incontrerà il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, per cercare di trovare un terreno d'intesa con Bruxelles. Trattative che si annunciano complicate, viste le bocciature in serie ricevute da Def e bozza e un periodo di dialogo caratterizzato da toni piuttosto accesi. A ogni modo, il premier (e con lui il governo) resta “convinto della validità dell'impianto della Manovra: ci confronteremo con Juncker sabato sera e spero che confronteremo le nostre posizioni”. E sullo spread: “Un presidente del Consiglio che non si preoccupa dello spread sarebbe irresponsabile, ma la risposta è continuare a lavorare alle riforme che fanno bene all'Italia e all'Europa. Confido di poter convincere tutti sulla validità di queste riforme”. Una Manovra che, secondo l'Europa, risentirebbe delle percentuali toccate dal deficit, punto sul quale il premier punge l'esecutivo passato: “L'Ue parla del debito del 2017, quindi quello del precedente governo”.