Conte: “In Libia unica soluzione è politica”

Deploriamo lo scioccante e tragico attacco ad un centro di detenzione di Tripoli. Abbiamo ripetutamente chiesto la cessazione delle ostilità e riaffermiamo che l’unica soluzione in Libia è una soluzione politica”. Così il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha commentato ieri in serata con un messaggio pubblicato sul proprio profilo Twitter quanto successo nella notte tra martedì e mercoledì a Tajoura, in Libia, dove, a causa di un bombardamento che ha accidentalmente colpito un centro di detenzione per migranti, sono morte almeno 60 persone e altre 130 sono rimaste ferite, alcune in modo grave. Obiettivo del raid era probabilmente un magazzino di armi posto nelle vicinanze del capannone dove venivano tenuti circa 600 migranti, quasi tutti provenienti dall'Africa subsahariana. L'inviato delle Nazioni Unite in Libia, il libanese Ghassan Salamè, ha dichiarato che “questo attacco contro i civili è chiaramente un crimine di guerra“. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un tweet si è detto “indignato” del bombardamento, e ha chiesto “una indagine indipendente”.