Conte: “I ministri saranno politici”

Nl presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha terminato il suo giro di consultazioni con i rappresentanti di partito chiarendo un particolare sulla futura squadra di ministri, ultimo grande step prima dell'inizio della legislatura: “Dedicherò l'intera giornata di domani a elaborare una proposta da sottoporre a al presidente della Repubblica, i ministri che proporrò saranno politici, così come il sottoscritto, saranno persone che condividono obiettivi e programmi del governo del cambiamento e che avranno dato prova di poter adempiere alle funzioni pubbliche loro affidate con disciplina e onore”. Guardasigilli politici dunque, sui quali si saprà qualcosa di più probabilmente tra domani e sabato, da alcuni indicato come il giorno in cui l'esecutivo potrebbe addirittura prestare il proprio giuramento. Nel frattempo, Conte ha ringraziato “tutti vivamente per la franca e cortese interlocuzione che ho avuto con tutti loro, è stata una giornata proficua da tutti i punti di vista”.

Salvini e Di Maio: “Conte la persona giusta”

Il capo politico del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, al termine del suo turno di consultazioni ha confermato che Conte “è la persona giusta. Per gli imprenditori, per i lavoratori, per chi un lavoro non ce l'ha. Alla gente dobbiamo tante risposte e non vediamo l'ora di metterci al lavoro”. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: “Siamo convinti che nelle prossime ore si possa partire con la soddisfazione di tutti, anche di coloro che non voteranno la fiducia. Sapremo convincere gli amici del Centrodestra non con i posti, perché sarebbe irrispettoso per noi e per loro, ma con i progetti”. Il riferimento è al breve colloquio avuto con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi il quale, al termine del suo turno, non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa. “Lasciamo a Conte l'onore e l'onere di proporre i nomi e i ruoli di chi si farà carico di realizzare quello che gli italiani aspettano”, ha concluso Salvini. Restando in casa Centrodestra, la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha confermato il suo augurio “che il governo faccia bene nonostante noi non ci saremo”. In relazione ai provvedimenti del programma del suo schieramento “noi ci siamo. Sul controllo dell'immigrazione, l'aiuto per la natalità, il sostegno alle forze dell'ordine. Su tutte queste cose siamo con la maggioranza così come sulla flat tax. Sul resto faremo le sentinelle nel rispetto di chi ha votato noi e Centrodestra”.

Martina

Del contratto di governo fra Movimento 5 Stelle e Lega “rileviamo elementi di iniquità, di pericolosità e di propaganda”. Lo ha detto il reggente del Pd, Maurizio Martina, dopo il colloquio a Montecitorio con Giuseppe Conte.Il Partito democratico, ha ribadito, sarà all'opposizione anzi “su un fronte alternativo”. “Non ci convince la superficialità generica usata con alcune dichiarazioni di circostanza“. Non basta, ha spiegato, dire “che l'Italia manterrà la sua collocazione europea, bisogna credere nel lavoro che l'Italia deve fare all'interno del quadro dell'Unione europea. Perché l'interesse nazionale coincide con quello europeo e viceversa”. L'opposizione del Pd, ha sottolineato, “sarà seria, responsabile, di merito”, caratterizzata da un “confronto serrato su alcune questioni fondamentali”. Poi il monito: “Non si scherza con i sacrifici fatti dagli italiani durante gli anni della crisi più grave del dopoguerra. Non si governa con le dirette Facebook“. 

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