Conte a ruota libera sui primi due mesi di governo

Giuseppe Conte ha incontrato i giornalisti a Palazzo Chigi, come annunciato via Facebook su un post pubblicato nella serata di ieri dal suo profilo. La conferenza stampa è stata trasmessa in diretta sul social network. Il premier ha risposto a domande su vari temi aprendo sull'imminente legge finanziaria: sarà “una manovra seria, rigorosa e coraggiosa – ha detto Conte – perchè sarà accompagnata da riforme strutturali in cui riponiamo fiducia per far partire la ripresa economica e lo sviluppo sociale”. Il capo del governo ha elencato anche quali sono le riforme su cui punta a tale scopo: maggiore certezza giuridica nel codide degli appalti, semplificazione burocratica per sbloccare un Paese “imbrigliato dai lacci e dai lacciuoli”, misure anticorruzione, accellerazione dei processi civili e, infine, la digitalizzazione dei servizi pubblici.

Tav

Sulla Tav, il premier Conte lo ha definito un “argomento all'ordine giorno del governo” per il quale si interverrà dopo aver valutato “tutti gli aspetti in termini di costi e benefici”. Il presidente del Consiglio ha ricordato che nel programma c'è l'impegno ad una “revisione totale” sul progetto della Torino-Lione al termine della quale il governo trarrà le sue conclusioni. Sulle recenti dichiarazioni opposte di membri dell'esecutivo, Conte ha detto che “ogni ministro può esprimere la sua opinione personale, ma l'ultima parola l'avrà il Consiglio dei ministri riunito in seduta comune”. 

Politica estera

Diverse le domande sulla politica estera. Sulla reintroduzione delle sanzioni contro l'Iran, Conte ha detto di aver “chiesto a Trump di poter condividere gli elementi di preoccupazione in possesso dell'intelligence americana che lo spingono ad avere posizione di rigore” verso il Paese arabo, ma “al tempo stesso – ha detto Conte – non ci sottraiamo dagli impegni assunti negli accordi”. Decisioni però che terranno in conto le posizioni dell'Europa e con l'impegno di limitare l'impatto negativo inevitabile per le imprese italiane. “Siamo disponibili a valutare necessità di atteggiamenti più rigorosi. Se quell'accordo è inefficace, aspettiamo di raccogliere elementi per trarre conseguenze”, ha detto il premier, specificando che “per conseguenze intendo anche dialogare con gli altri Paesi europei. Sono iniziative che concorderemo con gli altri partner europei.”

Immigrazione

Sul tema caldo dell'immigrazione, Conte ha difeso l'operato del suo governo ed evidenziato il cambio di indirizzo rispetto ai suoi predecessori. “C'è stata una svolta – ha commentato il premier – è stato un risultato importantissimo veder messo nero su bianco che chi arriva in Italia arriva anche in Europa“. Conte ha poi sottolineato i risultati raggiunti: “Sull'immigrazione abbiamo ridotto gli sbarchi dell'80-85%. Questo – ha ribadito Conte – significa meno rischi per i migranti”. Di “approccio rigoroso” ha parlato per definire la politica del governo sull'immigrazione, tenendoci però a sottolineare che non è mai venuto meno il soccorso umanitario. Intervenendo poi su quella che è la causa originaria della crisi, la situazione nordafricana, ha detto: “La Libia è un paese di rilievo strategico, innanzitutto per l'Italia per ragioni storiche, geopolitiche e di vicinanza. Le rotte della migrazione si concentrano sull'Italia, è chiaro che il nostro interesse primario deve essere l'evoluzione socio-politica del Paese. Trump -ha continuato Conte – ha riconosciuto questo dato di fatto. Noi non abbiamo mire espansionistiche ma abbiamo la necessità di garantire interessi nazionali.” “Bisogna stabilizzare la Libia – ha concluso il premier sull'argomento – in modo da poter arrivare ad elezioni presidenziali che si devono svolgere con adeguate garanzie, senza fretta,in modo progressivo e graduale.”

Vaccini, Tap e Rai

Sul tema di stretta attualità dei vaccini, Conte ha confidato ai giornalisti di aver parlato anche in mattinata con la ministra Grillo. “Questo governo responsabilmente vuole garantire la tutela della salute – ha detto Conte -specialmente dei più piccoli, differenziando tra scuola obbligo e scuole superiori. Valuteremo successivamente ulteriori interventi in caso di incertezze”. Il presidente del Consiglio ha confessato di aver fatto vaccinare suo figlio e di avere come unico obiettivo quello di coniugare il rispetto del diritto all'istruzione con la tutela della salute. Sulla Tap ha detto di aver fatto presente al presidente Trump, durante il loro incontro a Washington, l'esistenza di perplessità delle comunità locali. Sulla Rai ha invece voluto esprimere pubblicamente la sua stima nei confronti di Marcello Foa definito “professionista serio” e “persona assolutamente adeguata” a ricoprire il ruolo di presidente. Alla domanda del giornalista che gli chiedeva cosa succederà ora dopo lo stop della Commissione Vigilanza: “Spetterà al Cda decidere. Se dovesse ritenere che non ci sia una figura interna in grado di fare il presidente, non è facile trovare una soluzione. Noi cercheremo di non fare forzature, auspicando che le forze politiche si parlino tra di loro.”