Colloqui flash per Casellati: si chiude oggi

I tempi saranno brevi”. Maria Elisabetta Alberti Casellati lo ha assicurato dopo aver ricevuto il mandato esplorativo da Sergio Mattarella e così sarà. Forse non bisognerà nemmeno attendere venerdì (deadline imposta dal capo dello Stato) per capire se una maggioranza centrodestra-M5s sia fattibile o se, invece, bisognerà trovare altre soluzioni all'interno dell'alveo parlamentare.

Primi incontri

Uscita da Quirinale la presidente del Senato ha subito incontrato Roberto Fico a Montecitorio e il premier Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi. Colloqui informali (di rito potremmo dire) prima di entrare nel vivo, a partire da oggi pomeriggio. La location delle mini consultazioni sarà palazzo Giustiniani, a pochi passi da Palazzo Madama, sede istituzionale di Casellati. Qui si alterneranno i due schieramenti chiamati in causa da Mattarella: Cinque Stelle e centrodestra. Oltre non si andrà, stante la totale chiusura del Pd a un governo guidato da Salvini o Di Maio. 

Programma

I primi a essere ricevuti sono stati proprio i pentastellati, alle 16.30. Un inizio in salita. Di Maio sin qui è stato chiarissimo: sì al centrodestra ma senza Berlusconi. Casellati, probabilmente, proverà a sciorinare possibili nomi per la premiership in grado di convincere i grillini a scendere a patti. Magari lo stesso Fico, su cui una prima convergenza tra le due fazioni c'è stata nel momento in cui si è trattato di scegliere il presidente della Camera. Ma non è detto che l'offerta venga accettata. Alle 17.30 sarà volta della Lega, la cui delegazione non sarà guidata da Matteo Salvini. “Noi siamo pronti a fare tutto, tranne che un governo con il Pd – ha detto il leader del Carroccio -. Se Di Maio e Berlusconi continuano a dirsi no a vicenda se ne assumono la responsabilità. Se Di Maio vuole fare la rivoluzione con il Pd, gli faccio i migliori auguri”. All'incontro con la presidente del Senato andranno i capigruppo, Giancarlo Giorgetti (altro nome buono per Palazzo Chigi) e Gian Marco Centinaio. Salvini non ha digerito lo show di Berlusconi dopo il secondo giro di consultazioni al Colle ma non è nelle condizioni di rompere l'alleanza, che potrebbe innescare un pericoloso effetto domino nelle regioni amministrate insieme a Forza Italia. Gli azzurri saranno ricevuti alle 18.30. Casellati farà un resoconto di quanto ascoltato nei precedenti incontri ma di certo non forzerà la mano su un eventuale passo a lato di Berlusconi, invocato da Di Maio. D'altro l'expoit dell'ex premier non lascia presagire nulla di tutto questo. Accompagnando a gesti il discorso di Salvini ha ribadito di essere ancora il padre nobile e il regista del centrodestra. Non solo: ha parlato del M5s come di una forza antidemocratica. Il giro si concluderà con Fratelli d'Italia, i quali, numeri alla mano, hanno minore peso politico dei propri alleati ma possono comunque proporre possibili exit strategy dallo stallo. 

Scenario

Chiuse le consultazioni Casellati riferirà a Mattarella se una maggioranza esista o meno. In quest'ultimo caso lo scenario più probabile è quello di un governo del Presidente. Un incarico “a tempo”, con alcune priorità (fra cui, probabilmente, una nuova legge elettorale) e un programma condiviso basato su alcuni punti fondamentali, soprattutto in materia economica, capaci di condensare attorno a sé un numero di partiti sufficienti a sostenere un governo guidato da una personalità con profilo istituzionale. Dopodiché a parlare saranno ancora una volta le urne.