Colle, Quagliariello avverte Renzi: Ora riforme più difficili

“Ci aspettavamo che il presidente del Consiglio fosse coerente anche per il Quirinale. Invece abbiamo ricevuto soltanto una comunicazione con un nome”. In un’intervista al Corriere della Sera Gaetano Quagliariello si è detto dispiaciuto dell’atteggiamento mantenuto da Matteo Renzi nella scelta di Sergio Mattarella per il Colle. “Avremmo voluto condividere il consenso su una figura istituzionale in grado di portare a compimento le riforme e la legislatura” ha spiegato l’esponente di Ncd, assicurando, tuttavia, che “il nome non c’entra assolutamente nulla. Anzi, una larghissima parte del nostro gruppo ha grande stima per Mattarella”.

Il problema, secondo Quagliariello, è invece che il premier “ha fatto una scelta in contraddizione con lo stesso ‘metodo Renzi’. Renzi ha costruito una maggioranza per le riforme con Forza Italia e una maggioranza di governo con noi; e ci ha sempre detto che intendeva tenere insieme queste due maggioranze per potersi affrancare dalla sua minoranza interna”. Un errore di metodo che, “renderà più difficile il percorso delle riforme”. Meglio sarebbe andata se fosse stato scelto Giuliano Amato: “Non era certamente un nome nostro, però avremmo aderito. E invece, al momento dell’indicazione del candidato, Renzi non ha tenuto conto ne della maggioranza per le riforme, né di quella di governo. Ha creato una terza maggioranza”.

Le forze in gioco in Parlamento rischiano di uscire sconvolte da questa elezione: “l’elezione del presidente della Repubblica non equivale a quella di un authority, ma determina uno schema politico. Se le cose andranno avanti così, avremo un’area di sinistra-sinistra, cioè quella che eleggerà il capo dello Stato; un’area moderata, e della quale noi avremo la leadership, che rispetta l’elezione senza però condividerla; e un’area di estrema destra, ossia quella che ha candidato Vittorio Feltri per il Colle