CASO TUTINO, CROCETTA: “MI HANNO AMMAZZATO. PRONTO ALLE DIMISSIONI”

“Contro di me c’è stata un’azione di dossieraggio. Non c’è dubbio”. Rosario Crocetta non ci sta e contrattacca dopo la pubblicazione delle intercettazioni nelle quali il suo medico, Matteo Tutino, parlando con lui, dice che Lucia Borsellino “andrebbe eliminata come il padre”. “Mi hanno distrutto, ucciso, perché è questo che volevano: farmi fuori, eliminarmi -ha raccontato a Repubblica – Ci stavano riuscendo, ma tutto sta diventato chiaro e lo diventerà ancora di più”.

Quella di ieri per il governatore siciliano, che si è autosospeso, è stata la giornata “più difficile”. Ha confermato di non aver mai sentito la frase di Tutino, “non ricordo assolutamente nulla del genere”. Ma ha aggiunto: “Non escludo che lui l’abbia detta, aveva un rapporto molto conflittuale con la Borsellino, ma di questa storia io non so nulla. Se avessi sentito quella frase, avrei provato a raggiungere Tutino per massacrarlo di botte, forse avrei chiamato subito i magistrati”.

Crocetta ha anche detto di non aver sentito la Borsellino. “Ma perché la devo chiamare? L’ho sempre difesa quando è stata al mio fianco in giunta e sempre la difenderò”. In una intervista a Il Fatto Quotidiano, Crocetta si è sfogato ancora: ”Volevano ammazzarmi, cucirmi addosso il cappotto dell’indegno, liquidarmi politicamente. Forse ci sono riusciti. Il motivo? La mafia. Posso dare le dimissioni anche lunedì, l’unica cosa per me insopportabile è il fango con cui mi stanno sporcando”.