Caos Procure, crisi nell'Anm: Grasso lascia Mi

Ora è una vera e propria crisi quella che ha investito la giunta dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), dopo che i componenti di Area, Unicost e Autonomia e Indipendenza hanno fatto richiesta di una riunione urgente per discutere il rinnovo della giunta, guidata da Pasquale Grasso che, dopo una giornata di pressioni e di sfiducia da parte di tre correnti, ha deciso di lasciare la guida di Magistratura indipendente. Un caos generato dal documento approvato nella giornata di ieri dalla Magistratura Indipendente, con il quale di fatto si invitavano i consiglieri autosospesi a seguito dello scandalo nomine a rientrare in piena operatività all'interno del Csm, colpo di grazia dopo i malumori che avevano già scosso l'ambiente in virtù delle mancate dimissioni dei consiglieri, a fronte di una richiesta pervenuta per “gravissime violazioni di natura etica e deontologica” di lasciare quell'incarico di cui “non appaiono degni”. Secondo quanto riferito da Eugenio Albamonte, esponente di AreaDG, “il deliberato di Mi è sicuramente una violazione dell'accordo associativo alla base della giunta”.

Le reazioni

Lo stesso Albamonte, ha fatto sapere come “sia pure a ranghi ridotti, Magistratura Indipendente aveva contribuito alla redazione del testo del Comitato direttivo centrale dell’Anm, che è stato poi votato da due suoi esponenti, uno dei quali è il presidente dell’Anm. Poi ieri ha votato un testo opposto all’unanimità. È una posizione quantomeno equivoca, anche perché non sconfessano nemmeno Grasso”. Critico anche il segretario di Unicost, Mariano Sciacca, il quale ha dichiarato che è in corso una valutazione “con grande attenzione e preoccupazione del nuovo scenario che si è aperto con l’assemblea di Magistratura Indipendente”. Evidenziando anch'egli l'evidente contrasto fra i due deliberati, Sciacca ha fatto sapere che “la posizione di Unicost resta quella espressa nel documento approvato dal Comitato direttivo centrale dell’Anm e votato anche da Magistratura Indipendente”. Al momento, dunque, si starebbe ponendo “un problema oggettivo di valutazione della situazione politica interna all’Anm”. Stessa linea anche per Autonomia e Indipendenza: “Il documento adottato all'unanimità dall'Assemblea nazionale di Magistratura Indipendente si pone in netta contrapposizione con il documento deliberato dal Comitato Direttivo Centrale dell'Anm ed esclude la possibilità di proseguire l'esperienza dell'attuale Giunta che vede la presenza e la presidenza di Magistratura Indipendente”.