Caos nel Nord, divergenze sull'ammissione dei non vaccinati

Arrivano nel Nord Italia i primi effetti della Legge Lorenzin sui vaccini obbligatori, con alcuni bambini esclusi dai rispettivi istituti scolastici perché non in regola con il programma vaccinale. E' successo a Torino dove in due scuole materne (la Keller e la Kandinskij) le dirigenti scolastiche hanno avvisato le famiglie dei piccoli alunni di non portarli a scuola in quanto non regolarmente provvisti della copertura richiesta: “Lo impone la legge – spiegano le direttrici – e sino a quando non riceverò i documenti che attestano l'avvenuta messa in regola, non potrò fare altrimenti”. Un fatto analogo è avvenuto a Collegno, nella provincia, dove due famiglie hanno ricevuto la medesima notifica da parte della scuola frequentata dai propri figli: “L'Asl ci ha comunicato che, su 172 bambini iscritti agli asili comunali, due non sono stati vaccinati – ha affermato l'assessore alle Politiche educative, Matteo Cavallone -. E così procederemo come da normativa. Nei mesi scorsi abbiamo anche incontrato le famiglie”.

Difformità in Valle d'Aosta

Nonostante la rigorosità mostrata in Piemonte, nella vicina Valle d'Aosta la situazione risulta meno chiara poiché, nonostante l'assenza della copertura vaccinale prevista, alcuni bambini (8 in tutto) sono stati comunque ammessi negli istituti frequentati. Sette di loro sono iscritti in un asilo nido, mentre un altro frequenta la scuola dell'infanzia: “Nessuno – ha spiegato all'Ansa il presidente di 'Pro libera scelta Vda', Stefano Minetti – si è assunto la responsabilità di non far entrare a scuola i bambini, anche a causa di un vuoto normativo”. Una difformità di misura che crea scompiglio e caos nella procedura di vaccinazione, applicata in modi differenti pur in due regioni appartenenti alla medesima area del Paese.

Polemica no vax a Milano

Nel frattempo, anche a Milano è polemica legata ai vaccini e, in particolare, a una frase pubblicata sui principali social da un genitore no vax nonché attivista del movimento 'Siamo': “Domani varicella party per chi lo desidera. Un paio di righe sufficienti a scatenare nuovamente il dibattito sul decreto Lorenzin e sull'obbligatorietà della copertura vaccinale: “Hai un figlio con una banalissima malattia esantematica come logica vuole lo tieni in casa e fai dell'ironia del tipo 'chi vuole partecipare al nostro varicella party?' Apriti cielo!”. Questo uno dei post di difesa del genitore contrario alla copertura obbligatoria, al quale ha replicato l'assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera: “La varicella, come il morbillo, è una malattia esantematica che può avere gravissime conseguenze. Per questo è stata inserita tra quelle per le quali il vaccino è obbligatorio a partire dai nati 2017 e per questo chiunque diffonda la possibilità di epidemia è perseguibile penalmente. Ecco perché giudico assolutamente da irresponsabili iniziative come i cosiddetti 'Varicella o Morbillo Party' e mi auguro che le autorità preposte pongano in essere tutte le misure necessarie per punire chi li organizza”.