Caos in Commissione, Pd e Leu abbandonano i lavori

Tutto fermo in Commissione bilancio al Senato, dove i lavori sul maxiemendamento alla Manovra sono stati interrotti dopo che l'Aula si era riunita alle 17. Al momento, è in corso una riunione fra la presidente di Palazzo Madama, Elisabetta Alberti Casellati, e i capigruppo delle forze politiche, per decidere come e quando proseguire. Particolarmente turbolenta la prima parte della seduta, con proteste vibranti da parte delle opposizioni, Pd in primis, sul piede di guerra perché, finora, non è stato permesso di votare alcun emendamento. Proteste che hanno portato i dem e LeU ad abbandonare i lavori: “Abbiamo abbandonato i lavori della Commissione bilancio – ha detto il capogruppo Pd in Commissione, Antonio Misiani -, dopo sei giorni di prese in giro, di continui rinvii, non abbiamo né discusso nè votato un emendamento. E' una situazione senza precedenti, è una vergogna, un'umiliazione per il Parlamento, sono state trasmesse a Bruxelles informazioni che noi non abbiamo”.

Misiani: “Situazione inaccettabile”

Misiani ha insistito sulla presunta mancanza di trasparenza del governo sulle informazioni arrivate alla Commissione Ue: “Le abbiamo chieste – ha proseguito Misiani – così come abbiamo chiesto l'audizione dell'ufficio parlamentare di bilancio, dell'organismo indipendente che deve supportare il Parlamento nel prendere decisioni. La manovra è stata stravolta dall'emendamento depositato ieri sera, ma questo non conta per il Presidente della commissione bilancio e per una maggioranza che va avanti come uno schiacciasassi, senza mandato al relatore, dritta verso il voto di fiducia. E'inaccettabile ed è una situazione che noi non possiamo tollerare”.

Emergenza democratica

L'ira del Partito democratico e Liberi e uguali è montata quando il presidente della Commissione, Daniele Pesco, ha reso noto che il testo del maxiemendamento sta approdando in Aula e che, quindi, salterà la fase di discussione della Commissione bilancio. Estremamente critico il capogruppo dem a Palazzo Madama, Andrea Marcucci: “E' La prima volta nella storia della Repubblica. E' un'emergenza democratica”.