Cambia il Consiglio superiore di sanità

Azzerato il Consiglio di superiore di sanità, per decisione del Ministero della Salute. La revoca delle nomine è stata comunicata con una lettera dal ministro Giulia Grillo, con la quale è stato decretato che, in carica, resteranno solo i membri delle istituzioni (Aifa e Iss, oltre allo stesso Ministero). In serata, il ministro ha fornito le motivazioni della sua decisione, spiegando che “il Consiglio superiore di sanità è organo di consulenza tecnico-scientifica del ministro della Salute e, dunque, ho deciso di dare un segnale di discontinuità rispetto al passato rinnovando la composizione dei 30 membri di nomina fiduciaria”. Il Consiglio superiore di sanità era stato nominato solo un anno fa e, come nelle previsioni, il suo incarico sarebbe dovuto durare tre anni per tutti i suoi 30 membri. La decisione del ministro Grillo rappresenta un segnale piuttosto forte, considerando che in precedenza non erano mai stati cambiati tutti i membri in un colpo solo.

Grillo: “Tempo di dare spazio nuovo”

“Siamo il governo del cambiamento – ha detto ancora il ministro Grillo – e, come ho già fatto per le nomine di mia competenza nei vari organi e comitati del ministero, ho scelto di aprire le porte ad altre personalità meritevoli. Sono sicura che alcuni componenti del Consiglio possano essere nuovamente nominati, di certo non i vertici, che devono avere la fiducia e la piena sintonia con il ministro in carica. La decisione di revoca degli organismi collegiali, e dunque del Consiglio, andava presa entro il 5 dicembre, ossia a sei mesi dalla fiducia del mio Governo al Parlamento (5-6 giugno 2018). Ringrazio tutti i componenti uscenti del Css, di cui mi preme sottolineare l’indiscutibile valore tecnico-scientifico, ma è tempo di dare spazio al nuovo”.

Siliquini: “Non abbiamo mai visto la ministra”

Anche la presidente uscente del Css, Roberta Siliquini, ha commentato la decisione del ministro, mostrando stupore per una scelta così repentina: “Prendo atto della decisione del ministro, sta nelle sue prerogative. Sarebbe stata una cortesia istituzionale incontrarci almeno una volta da quando si è insediata, cioè sei mesi fa. E invece noi non abbiamo mai visto la ministra”. Poi lascia uno spazio per i ringraziamenti: “Vorrei ringraziare colleghi straordinari ed eccellenti scienziati che per quattro anni hanno lavorato tanto, con rigore e competenza, e gratuitamente, per il Paese”.