Cala il potere d'acquisto delle famiglie

Come cambiano le famiglie italiane, le loro abitudini e la loro condizione economica, ce lo spiega l'Istat in uno studio pubblicato in queste ore. Ne emerge che nel primo trimestre del 2018 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato in termini congiunturali dello 0,2%, mentre il potere d'acquisto risulta in diminuzione dello 0,2%. L'istituto di statistica sottolinea come quindi il reddito sia cresciuto “a un ritmo modesto, inferiore a quello dell'ultima parte del 2017”. Soprattutto, si rimarca, “in presenza di una dinamica inflazionistica in lieve accelerazione, si è determinato, per la prima volta da oltre un anno, un calo congiunturale del potere d'acquisto”.

C'è poi il nodo della pressione fiscale, che nel primo trimestre del 2018 è stata pari al 38,2%, in riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I consumi delle famiglie nel primo trimestre del 2018 sono cresciuti dello 0,8% rispetto al trimestre precedente, risultando in accelerazione. Risulta invece che la propensione al risparmio si riduce, scendendo in termini congiunturali di 0,5 punti percentuali, al 7,6% (lo stesso valore del secondo trimestre del 2017, che rappresenta il minimo da fine 2012). Su base annua la spesa delle famiglie per consumi finali sale dell'1,7%, chiarisce l'Istat. Quanto al tasso di investimento delle famiglie, calcolato come rapporto tra investimenti fissi lordi e reddito disponibile lordo, nel primo trimestre del 2018 è stato pari a 5,9%.