BUONA SCUOLA: GOVERNO BATTUTO IN COMMISSIONE AL SENATO

Governo battuto in commissione Affari Costituzionali del Senato sul parere riguardante i requisiti di costituzionalità del ddl Buona Scuola. La votazione infatti è finita in pareggio con 10 “sì” e 10 “no” tra cui quello decisivo del senatore Mario Mauro che nei giorni scorsi aveva lasciato la maggioranza. “Il testo sulla la buona scuola è scritto male, fermiamoci tutti a riflettere perché va scritto meglio” ha commentato lo stesso mauro. A contribuire al risultato di oggi sono state determinanti anche le assenze dei senatori Ap in commissione. “Il Pd era rappresentato da tutti i suoi componenti che si sono espressi (anche la presidente della commissione Anna Finocchiaro, ndr) in maniera positiva sul parere da esprimere “, sottolinea la senatrice dem Doris Lo Moro -. E’ evidente che mancavano rappresentanti delle altre forze politiche di maggioranza”.

Il passo falso viene comunque minimizzato in casa Pd. “Si e’ trattato di un incidente tecnico che non cambia il percorso della riforma”, ribadisce il presidente del gruppo Luigi Zanda che definisce “una questione puramente tecnica” l’assenza di “un gruppo di maggioranza” che “non ha ricevuto l’avviso del voto ed era assente”. Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore dem Andrea Marcucci, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama: “Il ddl continua il suo iter in Senato, non c’e’ nessuna battuta d’arresto per il voto della commissione Affari Costituzionali. Cominceremo a votare gli emendamenti una volta acquisito il parere della commissione Bilancio”. Ma le opposizioni colgono la palla al balzo per attaccare l’esecutivo e la riforma. “Per il governo è l’inizio della fine – ha spiegato Renato Brunetta -. Avevamo detto a Renzi che sarebbe stato un Vietnam e lui ha ironizzato. Adesso il Vietnam lo sta vivendo”.