BOLDRINI: “DONNE, RIBELLATEVI ALLE VIOLENZE DEI VOSTRI UOMINI”

Una donna su tre, in Italia, è vittima di violenze, perlopiù domestiche, all’interno delle mura di casa. Nel 50 percento dei casi, l’aguzzino è il partner o l’ex. Ogni due giorni, le cronache annunciano la morte di una italiana per mano del compagno. Meno della metà delle donne che subiscono violenza sporgono denuncia, per paura o per un malinteso amore, che tutto concede. “Non si può convivere con la violenza e i maltrattamenti. Le donne si ribellino, denuncino gli uomini, non li coprano. Non c’è nessuna donna che meriti questa condizione”, ha dichiarato la Presidente della Camera Laura Boldrini ai microfoni di Rtl 102.5. “Ci sono donne che non hanno autostima e pensano di meritarlo: nessuno merita violenza. Dico loro di ribellarsi, di denunciare, di rivolgersi a chi può dare loro una mano”.

Eppure, nel solo mese di giugno, ben tre centri anti-violenza e di aiuto alle donne hanno dovuto chiudere le porte per assenza di fondi. A Roma (SOS Donna, al Casale Rosa di Grottaperfetta), Capitale d’Italia, a Napoli (Casa Fiorinda), a Palermo (Le Onde). Così, mentre le massime istituzioni dello Stato rivolgono il loro invito alle italiane ad avere coraggio e denunciare, le nostre connazionali si sentono abbandonate proprio dalle Istituzioni dello Stato. L’avvocato Titti Carrano, presidente dell’Associazione nazionale dei Centri Antiviolenza, dichiara che il ministro con delega per le Pari Opportunità Maria Elena Boschi non ha ancora incontrato gli operatori del settore, come invece era consuetudine, per quanto stabilito anche nella Convenzione di Istanbul del 2011. E non sono stati ancora erogati i 18milioni di euro stanziati per il biennio 2015-2016 con la legge n.119 del 2013.

In ballo c’è la vita, non una relazione – dice Boldrini – se perdete tempo rischiate di essere parte attiva del vostro disastro. Se c’è una prima volta ce ne saranno altre. Agite subito”.