Bloccata “nave madre” con a bordo 81 persone

E'arrivato nel porto di Licata il peschereccio intercettato dalla Guardia di Finanza, nei pressi di Lampedusa, che trasportava un gruppo di 81 persone trasbordate su un barchino e poi sbarcati sull'isola delle Pelagie. La “nave madre” è stata scortata in porto dalle motovedette del Reparto operativo aeronavale delle fiamme gialle; ad attenderla a terra i militari del nucleo Pef di Agrigento e del Gico di Palermo. Una volta a terra le forze dell'ordine hanno fermato i 7 membri dell'equipaggio per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, tra loro 6 egiziani e un uomo con la cittadinanza tunisina. 

Il trucco della nave madre e l'indagine

Non è la prima volta che i trafficanti di esseri umani utilizzano questa tecnica. L'imbarcazione, dopo aver trainato un barchino in mare aperto vi aveva fatto trasbordare i migranti che si erano poi diretti verso l'Italia, mentre il peschereccio aveva fatto rotta verso l'Africa. La situazione è stata, però, monitorata dalla Polizia di Stato anche grazie a un velivolo messo a disposizione da Frontex. Il passaggio degli immigrati è stato filmato e a quel punto sono subito scattate le procedure per bloccare l'imbarcazione principale. L’indagine è condotta dalla Procura di Agrigento nasce da una operazione del dispositivo interforze dell’Agenzia Europea Frontex, della Guardia di Finanza, delle Capitanerie di Porto e della missione EUNAVFORMED.

Gli altri sbarchi

Con la complicità dell'arrivo della bella stagione gli arrivi in Italia sono in ripresa. Infatti oltre allo sbarco ripreso dalle forze dell'ordine, sull'isola siciliana sono arrivate altre due imbarcazioni, cosiddette fantasma. In questi due mini-sbarchi sono state coinvolte dodici e sette persone. Tre delle quali si sono lanciate in acqua una volta intercettate. Il fenomeno deli arrivi con piccole imbarcazioni, assai difficili da intercettare, è stato anche evidenziato dal sindaco dell'isola Totò Martello. Resta, invece, ancora sospesa la questione Sea Watch 3