Berlusconi: “Il generale Gallitelli possibile premier”

Il generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli potrebbe essere il nuovo candidato della coalizione di centrodestra alle prossime elezioni. Lo ha rivelato in anteprima Silvio Berlusconi, ospite ieri sera di Fabio Fazio a Che tempo che fa. 

La rivelazione

“Abbiamo diversi nomi…- ha spiegato Berlusconi, che non potrà probabilmente fare il presidente del Consiglio a causa della condanna in via definitiva a 4 anni di reclusione per evasione fiscale nell’ambito del processo Mediaset – le dico una persona molto capace, a cui però non mi sono ancora rivolto, con cui non sono entrato in argomento. Ma per individuare il tipo di persona, qualcuno che abbia fatto cose con successo e che sia perciò stimabile da tutti: il generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli che è considerato come uno dei migliori vertici del corpo dei carabinieri”.

Il curriculum

Classe 1948, il generale Gallitelli ha iniziato la carriera militare nel 1967 frequentando i corsi dell'Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri in Roma. Da tenente e capitano ha maturato vaste esperienze di Comando, quale comandante delle Compagnie di Viggiano, Aosta e Genova Portoria, oltre che al Nucleo Investigativo di Torino con rilevanti impegni per il contrasto al terrorismo e ai sequestri di persona.

Laureato in Giurisprudenza, tra le tante esperienze, ha ricoperto l'incarico di capo del II Reparto del Comando generale con il coordinamento e la direzione dell'attività svolta dall'Arma nel contrasto a tutte le manifestazioni delinquenziali che interessano il Paese, anche nei loro risvolti internazionali. E' sposato e ha due figli. Attualmente, ha un incarico dal Coni come responsabile dell’ufficio antidoping.

A titolo di esempio

Berlusconi ha aggiunto che la sua è al momento solo un'idea ma che non sono stati fatti passi concreti: “Lo penso come esempio”. “Era per individuare il tipo di persona – ha spiegato a Fazio – qualcuno che non viene dalla politica, qualcuno che nel mondo del lavoro, dell’impresa, delle professioni, delle istituzioni, dell’università, del terzo settore ai più alti livelli possa essere ritenuto in grado per come ha saputo svolgere il suo lavoro, per i traguardi che ha raggiunto, per il successo che ha avuto, di essere da tutti gli italiani visto come una garanzia”.