Battisti, il Brasile ci ripensa: il Tribunale ordina l’estradizione

Cesare Battisti, ex terrorista dei Proletari armati per il Comunismo, sarà espulso dal Brasile. Ad annunciarlo il sito brasiliano Estado. Ad accettare la richiesta di estradizione è stato Adverci Rates Mendes de Abreu, un giudice federale di Brasilia, il quale considera che Battisti, in quanto è “un cittadino straniero con una situazione irregolare che, in quanto condannato per crimini nel suo Paese di origine, non ha diritto a rimanere in Brasile. Pertanto annullo l’atto di concessione della residenza di Cesare Battisti in Brasile e chiedo che venga applicato il procedimento di espulsione. – ed ha aggiunto – Gli istituti di espulsione e estradizione sono ben distinti. L’espulsione non contraddice la decisione del presidente della Repubblica di non estradare, visto che non è necessaria la consegna del cittadino straniero al suo Paese di origine, in questo caso l’Italia, potendo essere espulso verso un altro Paese disposto ad accoglierlo”.

Infatti il magistrato ha deciso di avviare la procedura di espulsione verso la Francia o il Messico, i Paesi in cui l’ex terrorista passo dopo essere fuggito dall’Italia. I legali di Battisti, Pierpaolo Cruz Bottini e Igor Sant’Anna Tamasauskas hanno la possibilità di ricorrere in quattro istanze, fino al Tribunale supremo e hanno già comunicato la loro intenzione di ricorrere in appello, ma potranno farlo solo dopo che la sentenza sarà depositata. Dichiarazioni molto forti sono arrivate da parte di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, la quale in post di Twitter ha scritto “La Corte federale brasiliana ha ordinato l’espulsione di un criminale e di un assassino come #Battisti. Lo aspettiamo a braccia aperte”. L’ex membro del gruppo dei Pac è stato condannato in Italia in via definitiva a due ergastoli e diversi anni di carcere per 4 omicidi compiuti negli anni ’70, insurrezione armata, possesso illegale di armi, rapina e furto.