Avviso all'Italia: “Lo spread ostacolerà la Manovra”

Il Fondo monetario internazionale (Fmi) stronca di nuovo la Manovra del Governo italiano. Lo si legge nel rapporto stilato dagli ispettori del Fmi al termine della missione annuale in Italia. Secondo loro i “previsti stimoli” economici contenuti nella Manovra “comportano sostanziali rischi verso il basso” per la crescita “poichè lascerebbero l'Italia molto vulnerabile“. Stimolo che – proseguono i tecnici di Washington – “rischia di essere controbilanciato dal continuo rialzo degli spread”, con un effetto “ambiguo” nel breve e “probabilmente negativo” nel medio periodo. Del resto, prosegue il documento, l'impatto sulla crescita dell'Italia dalle misure di stimolo previste dal governo “sarebbe incerto nei prossimi due anni e probabilmente negativo nel medio periodo, se gli spread continuassero a restare a livelli elevati“. 

Fmi contro quota 100…

E ancora, i tecnici mettono nel mirino misure specifiche contenute nella Manovra. I cambiamenti delle pensioni previsti dal governo, ovvero la quota 100, “aumenterebbero ulteriormente la spesa pensionistica, imporrebbero pesi ancora maggiori sulle generazioni più giovani, lascerebbero meno spazio per politiche per la crescita e porterebbero a minori tassi di occupazione tra i lavoratori più anziani”. Il Fmi ritiene “improbabile che l'ondata di pensionamenti creerebbe altrettanti posti di lavoro per i giovani”. Per il Fondo quindi “è urgente razionalizzare i vari eccessi nel sistema”. Al contempo, arriva il plauso alla riforma Fornero: secondo il Fmi l'Italia “ha realizzato importanti riforme nel passato, inclusa quella del 2011, che la hanno posizionata tra i migliori Paesi nel contenimento della spesa nel lunghissimo periodo”.

…e contro il Reddito di cittadinanza

Critici anche verso il Reddito di cittadinanza. “L'Italia ha bisogno di uno schema di reddito minimo garantito moderno e tarato sui poveri” ma costruito in modo tale “da evitare la dipendenza dal welfare e disincentivi alla ricerca di un lavoro e da non risultare vincolato nel tempo”. Gli ispettori inoltre suggeriscono che “i benefici vengano fissati a un livello tale da non distorcere gli incentivi a trovare un lavoro regolare“. 

Rischio recessione

ll Fondo Monetario Internazionale, mette in guardia l'Italia anche dal rischio di recessione che potrebbe derivare da livelli di debito troppo alti. Nel documento, il Fmi stima che il debito pubblico italiano “resterà intorno al 130% nei prossimi 3 anni” e avverte che qualsiasi shock anche modesto “aumenterebbe il debito aumentando il rischio che l'Italia sia costretta ad un consolidamento di bilancio maggiore quando l'economia si indebolisce. Questo potrebbe trasformare un rallentamento in una recessione“.