AUMENTANO GLI INDETERMINATI NEL 2015: QUASI 800 MILA NUOVI CONTRATTI

Lo scorso anno sono state oltre 2,4 milioni le assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e apprendisti) a fronte di 1.684.911 cessazioni (+764.000 posti stabili nell’anno). Lo si legge nell’Osservatorio sul precariato dell’Inps appena pubblicato che sottolinea come nell’intero 2014 il saldo dei posti stabili era stato negativo per 52.137 unità. Il dato risente degli sgravi previsti in legge di stabilità per le assunzioni a tempo indeterminato e delle misure previste nel Jobs act.

Nell’intero 2015 – sottolinea l’Inps – sono state effettuate 1.870.959 assunzioni a tempo indeterminato con un aumento del 46,9% sul 2014 (+597.209 unità). A queste si aggiungono 492.729 trasformazioni a tempo indeterminato di contratti a termine (+49,4% sul 2014) e 85.352 trasformazioni di rapporti di apprendistato (+23,2% sul 2014) per un totale di 2,44 milioni di nuovi contratti a tempo indeterminato. Nell’anno le cessazioni di contratti a tempo indeterminato sono state 1.684.911 con un saldo positivo tra attivazioni e cessazioni di 764.129 contratti fissi.

Se si considera che nel 2014 il saldo per i contratti a tempo indeterminato è stato negativo per 52.137 unità si può dire che il 2015 sia stato migliore rispetto al 2014 con oltre 800.000 contratti stabili. Non tutti questi sono posti di lavoro in più dato che c’è un numero consistente di trasformazioni di contratti esistenti (578.081 nel 2015 mentre erano stati quasi 400.000 nel 2014). Se si guarda al totale dei nuovi rapporti di lavoro nel 2015 si sono registrate 5.408.804 nuove assunzioni (+11,1% sul 2014) a fronte di 4.802.833 cessazioni di contratto. (-2,3%). Il saldo sul totale dei rapporti di lavoro nell’anno (compresi i rapporti a termine) è positivo per 605.971 unità.