Airbus Renzi, bagarre in Senato

Pomeriggio infuocato a Palazzo Madama dove, durante il question time, si è consumato lo scontro fra il vicepremier Luigi Di Maio, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede e le opposizioni di Sinistra. Una bagarre scaturita da un'affermazione del titolare dello Sviluppo economico in merito all'Airbus di Stato preso in leasing dal governo dell'ex premier Matteo Renzi (contratto ora rescisso dall'attuale esecutivo) e, secondo Di Maio, “preso per soddisfare esigenze puramente narcisistiche, uno spreco multimilionario ai danni dei cittadini italiani”. A ciò, il vicepremier ha aggiunto che lui stesso ha preso “l'impegno di andare fino in fondo e svelare tutti i dettagli opachi” di questo dossier. Dichiarazioni che hanno provocato il forte dissenso dei banchi occupati dall'opposizione di Sinistra, rivoltasi a Di Maio appellandolo con termini poco edificanti.

Seduta sospesa

Una situazione incandescente che ha costretto la presidente Casellati a minacciare l'espulsione dei senatori coinvolti anche se, alla fine, Di Maio è riuscito a completare il suo intervento prima di lasciare l'Aula di Palazzo Madama. Il guardasigilli Bonafede, rispondendo al question time, ha detto che “ricordavo da parlamentare che il question time fosse uno strumento serio con cui il Parlamento pungola il governo. Non ricordavo che fosse uno strumento per trasformare il Senato in un circolo ricreativo per i partiti”. Questo prima che il presidente Casellati sospendesse provvisoriamente la seduta.

Lo scontro

La questione dell'Airbus continua dunque a occupare un posto di rilievo all'interno della politica italiana. Per il vicepremier Di Maio “è il simbolo degli sprechi” che comporta “salatissime voci di spesa pari a 150 milioni in otto anni” che il nuovo governo ha voluto cancellare, anche perché “per la quasi totalità a benificio di Etihad”. Per Di Maio, qualcuno “dovrà darne conto, qualcuno potrebbe raccontarci tutta la verità su questa storia e assumersi la responsabilità di pagare un prezzo se ha sbagliato”, specificando che “anche la Corte dei conti sta indagando per vederci chiaro”. Nel frattempo, però, le dichiarazioni dei ministri hanno sollevato il polverone dall'ala interessata dell'Aula: “Quello che è avvenuto oggi nell'aula del Senato è un fatto gravissimo – ha detto il senatore del Pd Alan Ferrari -. I ministri Di Maio e Bonafede hanno trasformato l'aula di Palazzo Madama in un palcoscenico per raccontare le loro bugie. E' vergognoso che il ministro Di Maio si sia fatto 'confezionare' una interrogazione per poter diffamare il senatore Renzi e il Pd, ed è altrettanto inaccettabile che il ministro Bonafede venga in Senato, approfittando di uno strumento democratico come quello del question time, a provocare e a offendere l'opposizione”.