A rischio la trattativa su Alitalia, Gubitosi preoccupato: “Situazione molto complicata”

A poche ore dalla scadenza fissate per trovare un accordo tra azienda e sindacati sul nuovo piano industriale la trattativa su Alitalia rischia di saltare. La compagnia ha sospeso il confronto e le parti sociali hanno chiesto l’intervento del governo.

La situazione è “molto complicata, il tempo sta scadendo”, ha detto il neo presidente Gubitosi, dopo l’ennesimo incontro al ministero dello Sviluppo Economico con i rappresentanti dell’esecutivo. Incombe, infatti, la deadline fissata dagli azionisti per l’accordo con i sindacati, cui i soci hanno vincolato il finanziamento del piano. Sulla manovra finanziaria, però, resterebbero delle resistenze da parte delle banche azioniste, che avrebbero chiesto una garanzia dello Stato prima di un nuovo esborso di denaro. Intanto, tramontata l’ipotesi di un possibile intervento di Cdp, si starebbe sondando la possibilità di coinvolgere Invitalia.

Sul fronte della trattativa sindacale, dopo il cauto ottimismo iniziale la situazione si è capovolta, tanto che Alitalia ha deciso di interrompere il negoziato. Il nodo, la controproposta unitaria messa a punto da sindacati confederali e sigle professionali sulla riduzione dei costi per il personale navigante, che l’azienda (che su questo capitolo resta sulla propria posizione, chiedendo tagli salariali dal 22 al 32%) ha respinto ritenendola insufficiente.

Ce la metteremo tutta – ha spiegato leader della Cisl, Annamaria Furlan – Speriamo si riesca a concludere l’accordo per dare continuità a un’azienda importante, ai lavoratori e alle lavoratrici”. Per il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso “la trattativa deve continuare. Abbiamo fatto delle proposte e vogliamo su quelle continuare a discutere. Penso che Governo e azienda debbano fare di più e che non ci possano essere ultimatum anche perché le soluzioni devono essere condivise dai lavoratori”. Cauto il numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo:”Non vorrei esprimere nessuna valutazione se prima non capisco dove andiamo a parare. È una situazione delicata, vediamo di fare tutto il possibile per un accordo nell’interesse dei lavoratori e per il rilancio dell’impresa”.