8 settembre 1943, Napolitano celebra l’armistizio con la corona d’alloro

[cml_media_alt id='3094']Armistizio192004123932[/cml_media_alt]Il governo italiano, riconosciuta l’impossibilità di continuare la lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta”.
Era l’8 settembre del 1943, e da Radio Algeri si annunciava l’avvenuto armistizio richiesto a gran voce dal Governo Badoglio alle forze alleate anglo-americane. Armistizio che, nei giorni successivi, portò alla morte centinaia di militari e civili che combatterono contro la presa di Roma delle truppe nazifasciste.

Sono passati settantuno anni, e in memoria della difesa della Capitale il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deposto una corona di alloro a Porta San Paolo. Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Roma Ignazio Marino, il ministro della difesa Roberta Pinotti, la vice presidente della Camera Marina Sereni e i rappresentanti delle Forze Armate.

Il Capo dello Stato si è fermato qualche minuto di fronte alle Mura Aureliane, raccogliendosi accanto alla Piramide Cestia per portare il suo pensiero ai caduti che ormai quasi un secolo fa contribuirono alla liberazione del Belpaese. Poi ha salutato gli esponenti delle associazioni d’arma e partigiane e si è recato, assieme al sindaco della Capitale e al vice-presidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, nel vicino parco della resistenza per deporre un’ulteriore corona di fiori. La visita a Porta San Paolo si è conclusa con il saluto del Capo dello Stato ad alcuni dei cittadini presenti alla celebrazione.