233 migranti soccorsi in mare, in arrivo un nuovo sbarco sulle coste siciliane

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Questa mattina la nave mercantile svedese “Aniara”, con a bordo 233 migranti, è entrata nel porto siciliano alle 7. Nel capoluogo etneo è previsto un secondo sbarco possibile per le 13:30 di oggi. Si attende l’arrivo di 237 extracomunitari in cerca di soccorso sulla motonave “Nuovo Mesto”. Meno di una settimana fa la regione aveva accolto 800 immigranti provenienti dalla Libia, dalla Palestina, dall’Egitto e dalla Siria nelle zone di Pozzallo (nel ragusano), Augusta e nel messinese in cui vi erano stato 100 dispersi e più di venti vittime.

In totale sono più di 4000 i clandestini salvati grazie all’operazione “Mare Nostrum” tra venerdì e domenica. Il progetto, partito il 18 ottobre 2013, è nato dalla necessità di fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria in corso nello stresso di Sicilia dovuta all’eccezionale afflusso di migrante. L’operazione consiste nel potenziamento del dispositivo di controllo dei flussi migratori già attivo nell’ambito della Costant Vigilance, svolto a partire dal 2004, che incrocia costantemente nello Stretto di Sicilia e con aeromobili di pattugliamento marittimo. “Mare Nostrum” mira non solo al soccorso, ma anche alla sicurezza dei mari. A Pozzallo, solo nei primi 8 mesi del 2014, sono stati registrati 116 arresti. A ogni sbarco, come ricordano gli uomini della squadra mobile a ogni operazione di soccorso, corrispondono uno o più arresti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La Sicilia, tuttavia, non è l’unico punto di approdo per gli immigranti in cerca di salvezza provenienti dalle coste al sud del Mediterraneo. Due giorni fa ancora la Marina Militare aveva incrociato la nave “Scirocco” presso il porto di Napoli dove le squadre di terra composte anche dai vigili del fuoco e dalla Croce Rossa hanno prestato immediato soccorso agli extracomunitari presenti che sono stati sottoposti a controllo medico al fine di verificare che nessuno di essi fosse affetto da malaria e poi distribuiti nei vari centri di accoglienza principalmente al di fuori della regione campana.

 

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