Ipotesi cambio colore per diverse regioni: ecco quali sono

Arcuri: "La curva si sta congelando", ma Conte non avverte: "Sarà un Natale diverso”

Vaccino

In Italia scende la pressione sugli ospedali in molte regioni, ma resta alto alto il numero dei morti: 822 in un solo giorno. Il commissario straordinario Arcuri assicura: “La curva si sta congelando”. Mentre il governo è al lavoro sul nuovo dpcm Conte avverte: “Sarà un Natale diverso”. Oggi attese nuove valutazioni, dopo il confronto con Cts e Iss.

Lombardia, Fontana: “Regione arancione, d’accordo con Speranza”

Alcune delle regioni entrate per prime in zona rossa (tra cui Lombardia e Piemonte) potrebbero passare in zona arancione nelle prossime ore, con conseguenti allentamenti.

La Lombardia spera di passare da zona rossa ad arancione tra sabato e lunedì, anche perché l’Rt di Milano, secondo l’Ats, è sceso a 0,86. “I dati – ha detto l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera – sono in netto miglioramento. Aspettiamo le valutazioni dell’Iss e il confronto con il governo ma come ha detto il presidente Fontana noi siamo quasi da zona gialla”. Gallera ha aggiunto: “È giusto che si possa iniziare con una riapertura lenta, graduale che però deve essere accompagnata da grande senso di responsabilità”. “Ho avuto un confronto schietto e diretto con il ministro Speranza. Entrambi condividiamo che, secondo il modello delle “zone” predisposto dal Governo, la Lombardia abbia tutti i requisiti per passare da quella rossa a quella arancione. Ci siamo lasciati con l’impegno di riaggiornarci molto presto per verificare quella che realmente può essere la data giusta per allentare le misure restrittive nella nostra regione”. É quanto afferma in una nota diffusa ieri in serata il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

La situazione in Piemonte e Toscana

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha detto: “Stiamo uscendo dalla zona rossa, penso che saremo arancioni tra l’1 e il 3 di dicembre. L’Rt quando andammo in zona rossa era 2.16 e nell’ultimo report era di 1.1. Questo vuol dire che il “contachilometri” del contagio ha rallentato molto”. Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana (ora zona rossa), ha detto che “il quadro che si sta presentando nella nostra regione mi porta a dire che prima torniamo in zona arancione e meglio è”. Giani auspica il passaggio di colore a breve anche se “non so se avverrà dalla prossima settimana” o in base a ciò che deciderà il prossimo Dpcm dopo la scadenza del 3 dicembre. “I dati che i nostri uffici calcolano informalmente” sull’indice Rt che questa settimana sarebbero “intorno a 1-1,1”, “sono ascrivibili alla zona arancione o addirittura alla zona gialla”. Visto l’andamento del contagio anche l’Emilia Romagna potrebbe passare dalla zona arancione a quella gialla.

Scende la curva anche nelle regioni al confine

Per quanto riguarda le altre regioni in zona rossa, le stime degli esperti indicano che in Valle d’Aosta la curva ha cominciato a scendere e che la tendenza alla decrescita è destinata a proseguire, “al punto poter sperare in un declassamento regione da rossa ad arancione anche prima di Natale”, rileva lo statistico Livio Fenga. Analoga la situazione della provincia autonoma di Bolzano “dove si prevede che la crescita prosegua ancora per poco, per cominciare a scendere nell’arco di tre settimane”.

Verso la zona rossa

Se c’è chi potrebbe “migliorare” al ribasso il proprio colore, altre regioni sono invece a rischio di peggiorare i parametri e quindi fare il percorso inverso, cioè andare dall’arancione al rosso. La Basilicata, per esempio (arancione dallo scorso 11 novembre), ha fatto registrare il suo record di positivi mercoledì. Monitorate anche Friuli Venezia Giulia, Puglia e Liguria (ora in zona arancione). Il presidente pugliese Michele Emiliano, ad esempio, aveva chiesto già alcuni giorni fa il passaggio alla zona rossa per le province più colpite: Barletta-Andria-Trani e Foggia.

Il precedente monitoraggio dell’Iss invitava le autorità sanitarie a “valutare la possibile l’adozione di ulteriori misure di mitigazione” anche per Molise e Veneto, entrambe gialle al momento. Secondo i dati contenuti nel monitoraggio, sono classificate con un rischio moderato ma con probabilità alta di progredire a rischio alto nel prossimo mese.